Ambiente

Il 2021 in numeri

Dati operativi

Dati operativi U.M 31/12/2021 31/12/2020 Variazione Variazione %
Conferimenti a WTE kt 412 416 (3) (0,7%)
Rifiuti in Discarica kt 41 32 9 27,9%
Conferimenti in Impianti di Compostaggio kt 209 188 20 10,9%
Conferimenti in Impianti di Selezione kt 237 184 52 28,5%
Rifiuti intermediati kt 155 206 (51) (24,8%)
Liquidi trattati presso Impianti kt 426 423 3 0,7%
Conferimenti M&A kt 35 0 35 n.s.
Energia Elettrica ceduta netta GWh 328 320 8 2,4%
Rifiuti prodotti kt 222 158 64 40,1%

Risultati economici e patrimoniali

Risultati economici e patrimoniali (€ milioni) 31/12/2021 31/12/2020 Variazione Variazione %
Ricavi 234,7 200,0 34,7 17,3 %
Costi 170,9 149,7 21,3 14,2 %
Margine operativo lordo (EBITDA) 63,7 50,3 13,4 26,6 %
Risultato operativo (EBIT) 32,5 19,4 13,1 67,6 %
Dipendenti medi (n.) 615 619 (4) (0,5 %)
Investimenti 36,1 23,6 12,6 53,3 %
Posizione Finanziaria Netta 320,1 268,0 52,1 19,5 %

Margine operativo lordo

Margine Operativo Lordo (EBITDA) (€ milioni) 31/12/2021 31/12/2020 Variazione Variazione %
Margine operativo lordo Area AMBIENTE 63,7 50,3 13,4 26,6 %
Margine operativo lordo GRUPPO 1.256,1 1.155,5 100,6 8,7 %
Peso percentuale 5,1 % 4,4 % 0,7 p,p,  

Commento dell'anno

Ambiente chiude l’esercizio 2021 con un livello di EBITDA pari a € 63,7 milioni in crescita di € 13,4 milioni (+ 26,6 %). L’incremento registrato è imputabile ad Acea Ambiente (+ € 11,4 milioni) come conseguenza dei maggiori prezzi di conferimento rifiuti e per i maggiori margini generati dalla cessione di energia elettrica dovuto alla crescita del PUN. La variazione di perimetro contribuisce all’incremento per € 4,4 milioni, in prevalenza per il consolidamento di Cavallari Ferrocart a partire dalla fine del mese di aprile 2020 (+ € 2,8 milioni); mentre il restante incremento è dovuto al consolidamento di MegDeco e AS Recycling acquisite negli ultimi mesi del 2021. L’incremento è tuttavia compensato in parte da Demap che registra una riduzione per € 2,8 milioni dovuta sia ai minori margini sia al fermo dell’impianto di selezione di imballaggi in plastica. Si segnala inoltre che a metà dicembre l’impianto di Demap è stato interessato da un incendio che ha riguardato unicamente il magazzino dove sono stoccati i materiali da selezionare. Nel paragrafo dedicato alla società è riportata la descrizione di quanto accaduto nell’impianto.

L’organico medio al 31 Dicembre 2021 si attesta a 615 unità e risulta in diminuzione di 3 unità rispetto al 31 Dicembre 2020.

Gli investimenti dell’Area si attestano a € 36,1 milioni (+ € 12,6 milioni rispetto al 31 Dicembre 2020) e si riferiscono principalmente agli investimenti effettuati da Acea Ambiente (+ € 8,9 milioni) per lavori eseguiti: nell’impianto di Orvieto (+ €1,0 milioni), per l’acquisto del capannone di Borgorose (+ € 2,4 milioni), per i lavori di revamping dell’impianto di Aprilia (+ € 3,2 milioni) e per i lavori nell’impianto di San Vittore (+ € 0,9 milioni); Berg (+ € 1,4 milioni) per la realizzazione di un concentratore. Infine, si segnala che la variazione di perimetro contribuisce per € 2,0 milioni in prevalenza imputabili a Ferrocart.

La posizione finanziaria netta di Ambiente si attesta ad € 320,1 milioni in aumento rispetto al 31 Dicembre 2020 di € 52,1 milioni, imputabile in prevalenza ad Acea Ambiente (+ € 81,7 milioni) influenzato in prevalenza dalle acquisizioni operate a fine 2021, mitigato dall’effetto positivo delle società neoconsolidate, in prevalenza e Ecologica Sangro (- € 20,6 milioni).

Eventi significativi dell’esercizio 2021
 

Con riferimento alle singole unità locali si segnala che:

Terni (UL1)

Durante l’esercizio la pianificazione contrattuale per conferimenti del rifiuto pulper ha garantito il fabbisogno del combustibile per l’intero periodo. Si segnala che in data 27 Aprile 2021 è stata presentata specifica istanza al Comitato nazionale per la gestione della Direttiva 2003/87/CE e per la gestione delle attività di progetto del protocollo di Kyoto presso il Ministero della Transizione Ecologica, finalizzata all'esclusione dell'impianto di termovalorizzazione di Terni dall'ambito del meccanismo c.d. Emission Trading System (ETS), ai sensi dell'art. 2, comma 2, lettera c) del D.Lgs. 30/13, per riconducibilità dello scarto pulper al novero "dei rifiuti speciali non pericolosi prodotti da impianti di trattamento, alimentati annualmente con rifiuti urbani per una quota superiore al 50% in peso". L’iter non è ancora addivenuto ad una conclusione. È stata inoltre presentata in data 20 ottobre 2021 istanza di Riesame con valenza di rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’adeguamento della medesima alle BAT Conclusions per impianti di incenerimento di rifiuti (di cui alla Decisione di Esecuzione (UE) 2019/2010 della Commissione del 12 novembre 2019), attualmente in corso di avanzamento con previsione di conseguire il provvedimento entro l’esercizio 2022.

Paliano (UL2)

In data 26 Aprile 2021 sono ripresi i lavori per la demolizione dell’impianto di depurazione, delle vasche interrate e dell’ex fabbricato di produzione acqua mineralizzata, a seguito dell’aggiornamento del progetto esecutivo. I lavori sono al momento regolarmente in corso. Con riferimento al Permesso di Costruire n.116 rilasciato in data 16 Giugno 2020, in data 29 Aprile 2021 è stato comunicato al Comune di Paliano l’inizio dei lavori con le attività di apprestamento del cantiere. Si informa inoltre che in data 17 dicembre 2021, l’ARPA Lazio ha trasmesso la relazione tecnica di sopralluogo e campionamento redatta dagli stessi tecnici ARPA a seguito delle attività di campionamento in contradditorio. Sono in corso di svolgimento i necessari approfondimenti con i Tecnici consulenti incaricati, al fine di predisporre ed inviare le eventuali osservazioni in merito. Si rimane in attesa della convocazione, da parte del Ministero della Transizione Ecologica, della conferenza di servizi per l’approvazione dell’Analisi di rischio già trasmessa agli Enti.

San Vittore del Lazio (UL3)

L’impianto di termovalorizzazione è oggi l’unico impianto di termovalorizzazione su scala regionale e rappresenta un terminale strategico per la filiera rifiuti.
Per quanto riguarda le Linee 2 e 3, dopo la scadenza della Convenzione CIP 6 avvenuta in data 13 Luglio 2019, l’energia elettrica ceduta in rete viene valorizzata alle tariffe di mercato. L’energia elettrica ceduta in rete dalla Linea 1 viene valorizzata alle tariffe di mercato e gode dell’incentivo riconosciuto per la quota parte riferibile alla frazione biodegradabile del rifiuto.
Nel corso dell’esercizio le linee 1, 2 e 3 dell’impianto hanno garantito un esercizio regolare in termini di ore di funzionamento.
In riferimento all’attività di smaltimento/recupero dei rifiuti prodotti nel processo di termovalorizzazione, la Società ha provveduto a perfezionare per l’anno in corso un adeguato numero di rapporti contrattuali che garantiscono l’esercizio delle tre Linee senza soluzione di continuità.
Le prestazioni attese dell’impianto nel periodo di riferimento, sia per quanto concerne le attività di trattamento rifiuti, che per quanto concerne la produzione di energia elettrica, hanno risentito delle condizioni meteorologiche avverse registrate nel primo bimestre dell’anno. Le prestazioni hanno risentito anche del rinvio, alla fine del secondo semestre 2021, del tagliando del gruppo turboalternatore della linea 2 e degli investimenti pianificati per migliorare le performance della linea 1.
Da marzo 2020 a tutt’oggi, in ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, con ordinanza n. Z00015 del 25 Marzo 2020, la Regione Lazio ha prescritto ad Acea Ambiente, relativamente all’impianto in questione, di accettare in ingresso e di avviare a combustione nelle linee 2 e 3, unitamente al CSS, rifiuti urbani indifferenziati provenienti da abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi al tampone per SARS-Cov-2 in isolamento o in quarantena obbligatoria.
Per l’avvio delle attività ordinate dalla Regione Lazio, sono stati predisposti specifici contratti commerciali con i soggetti conferitori e sono state elaborate procedure specifiche per la gestione delle operazioni di ricezione, stoccaggio e alimentazione dei rifiuti contaminati da COVID -19 da avviare a termodistruzione.

Orvieto (UL4)

Nel corso del periodo, in conformità con quanto riportato nell’Autorizzazione Integrata Ambientale ed alla contrattualistica sottoscritta con il Sub-Ambito 4 dell’AURI dell’Umbria (Autorità Umbra per Rifiuti e Idrico - ex ATI4 Umbria) ed i Comuni dell’Ambito di riferimento, sono proseguiti i conferimenti di rifiuti urbani e speciali non pericolosi, attuando le attività di recupero e smaltimento nei termini ivi previsti. Nel periodo in esame il polo impiantistico di Orvieto è stato caratterizzato da una principale attività di cantiere che riguarda la realizzazione del capannone di stoccaggio e maturazione compost che, dopo una sospensione a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19, per effetto della sospensione il termine dei lavori previsto inizialmente dal rispettivo cronoprogramma ha subito delle dilazioni temporali; in data 4 giugno 2021 è stato emesso il certificato di collaudo prestazionale relativo ai lavori di realizzazione del capannone di maturazione e stoccaggio compost e con successiva nota Acea Ambiente prot. n. 3440 è stata comunicata alla Regione Umbria l’avviamento impianto al 7 luglio 2021. Le operazioni sono state rallentate a causa di un problema strutturale ad un pilastro causato da un urto con un mezzo d’opera nel corso del carico delle platee. Una volta ripristinato il pilastro le attività sono riprese e le analisi di messa a regime sono state programmate entro il mese di ottobre 2021. Si informa infine che sono inoltre stati ultimati e collaudati i lavori di realizzazione del gradone nr. 10 della discarica. E’ stata anche rilasciata dalla Regione Umbria la determina di modifica non sostanziale con la quale si potrà dare corso ai lavori di sistemazione delle pendici calanchive. Si rileva infine che in data 8 novembre 2021, l’AURI ha avviato l’iter di programmazione flussi per il 2022 con la consueta richiesta di informazioni ai diversi gestori alla quale la Società ha prontamente risposto in data 24 novembre 2021. In data 13 dicembre 2021, l’AURI ha inviato la propria proposta di programmazione nella quale sono evidenti dei quantitativi molto superiori a quelli concessi. A tale proposta Acea Ambiente ha dato riscontro in data 16 dicembre 2021 evidenziando diverse criticità. Sempre l’AURI in data 23 dicembre 2021 ha comunicato sostanzialmente di non poter procedere con una programmazione dei flussi complessiva per il 2022 e ha prorogato di fatto le prime settimane del 2022 alle stesse condizioni dell’anno 2021. Anche a tale nota Acea Ambiente ha dato riscontro facendo notare che siffatta modalità non permette una corretta contrattualizzazione dei conferitori proponendo quindi di poter contare sullo stesso quantitativo di rifiuti speciali autorizzato per il 2021. L’AURI a sua volta ha dato consenso a tale impostazione.
Allo stato attuale si resta in attesa della programmazione complessiva dei flussi per il 2022. Ma tale ritardo è legato alla criticità di volumetria residua delle discariche Umbre, fatto questo ben noto e per la cui risoluzione la Regione Umbria è in procinto di emanare una delibera, attesa per i primi giorni di gennaio 2022.

 

Monterotondo Marittimo (UL5)

In data 27 Agosto 2020, nel rispetto delle tempistiche previste dal calendario approvato dalla Regione Toscana, la Società ha presentato istanza di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’adeguamento della medesima alle BAT Conclusions per impianti di trattamento di rifiuti (di cui alla Decisione di Esecuzione (UE) 2018/1147 della Commissione del 10 Agosto 2018). In merito a tale procedimento, sono state effettuate due Conferenze dei Servizi e richieste due diverse integrazioni documentali, cui la Società ha prontamente riscontrato, in ultimo il 4 Maggio 2021. In data 17 settembre 2021 la Regione Toscana ha trasmesso il D.R. n. 15895 del 15/09/2021 quale riesame dell’A.I.A. L’atto, che presentava dei refusi e delle incongruenze tra i diversi documenti (es. rapporto istruttorio e PMeC), sono stati successivamente sanati mediante la rettifica rilasciata con Determinazione Dirigenziale 19226 del 4 novembre 2021. La nuova AIA, in virtù del conseguimento della certificazione del Sistema di Gestione Ambientale alla norma UNI EN ISO 14001, autorizza comunque l’impianto per una durata di 12 anni.
Nel mese di dicembre 2021, è stata trasmessa una nota esplicativa ad ARPA Toscana e Regione fornendo informazioni e spiegazioni in merito ad alcuni superamenti registrati nel corso delle analisi alle emissioni del biofiltro con riferimento al parametro odore e per un singolo settore all’ammoniaca. Sono in corso diversi approfondimenti anche con il supporto di laboratori esterni e sono stati programmati degli interventi straordinari, in parte anche in collaborazione con l’ATI che ha costruito l’impianto, che si concluderanno con la sostituzione totale o parziale della biomassa biofiltrante. 

Sabaudia (UL6)

Con riferimento alla sezione compostaggio dell’impianto di Sabaudia, l’autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Regione Lazio in data 1° Dicembre 2008 risulta ancora in fase di rinnovo. L’AIA è comunque formalmente prorogata dalla Regione Lazio nelle more di conclusione dell’iter autorizzativo.

Si è proceduto con l’espletamento della procedura di gara ed i lavori per l’adeguamento dell’impianto alle prescrizioni del Consorzio di Bonifica Agro Pontino sono stati affidati a seguito di verifica di congruità delle offerte di gara. I lavori sono stati consegnati in data 24 Giugno 2020 e sono stati ultimati in data 10 Marzo 2021. Allo stato attuale non si è comunque potuto dare corso ad una parte dei lavori (demolizione e ricostruzione di una tettoia) perché vincolata al rilascio da parte del Comune di Sabaudia, più volte formalmente sollecitato, di    un condono a cui dovrà seguire un nulla osta paesaggistico. Taluni lavori previsti originariamente in appalto sono stati stralciati, mentre quelli eseguiti sono stati collaudati nel settembre 2021. In data 23 settembre 2021 il Comune di Sabaudia ha trasmesso alla Soprintendenza la relazione tecnico illustrativa, con proposta di provvedimento, per il rilascio del provvedimento di condono/Nulla Osta Paesaggistico su una porzione di fabbricati esistenti.  Con prot. 51589 del 30/11/2021 il Comune di Sabaudia ha rilasciato, con allegato il parere positivo della Soprintendenza, il Parere Paesaggistico che di fatto risolve la decennale questione dei condoni edilizi. Resta da concludere l’istruttoria finale del Comune per il permesso in sanatoria. Si auspica quindi che nel primo trimestre del 2022 si concluda l’iter comunale e venga riattivato l’iter autorizzativo in Regione Lazio per la definizione della VIA e del riesame AIA nella configurazione di ampliamento impianto.

In attesa della ripresa dell’attività dell’impianto nella sua nuova configurazione, prevista per gennaio 2024, tutto il Personale Operativo di UL6 è stato progressivamente trasferito presso l'impianto di compostaggio UL7 di Aprilia con gli ultimi spostamenti avvenuti il 15 giugno 2020.

Aprilia (UL7)

L’impianto è autorizzato all’esercizio con Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Regione Lazio con DD n. G00101 del 12 gennaio 2021 quale riesame della precedente autorizzazione D.D. n. G08408 del 7 luglio 2015 e s.m.i.
Il 14 Dicembre 2017 è intervenuto un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza dell’intero impianto di compostaggio attualmente in esercizio, dovuto alle risultanze di un’attività di verifica da parte delle Autorità di controllo che hanno riscontrato la presenza di forti miasmi provenienti dal ciclo produttivo.
In data 20 Dicembre 2019, concluse tutte le attività tecniche ed amministrative con il gestore della rete è stato effettuato il primo parallelo con la rete elettrica. Da questa data quindi l’impianto è formalmente in esercizio.
Nel corso del 2020 si è proceduto con la fase di avviamento che dovrà terminare con la messa a regime e collaudo funzionale.
Con Determinazione Dirigenziale GR3000-000003 del 9 agosto 2021, la Regione Lazio ha autorizzato la variante non sostanziale per rimodulazione dei flussi di rifiuti in ingresso, installazione di una centrifuga ed installazione di un impianto ad osmosi inversa.
In data 17 agosto 2021 la Società ha presentato istanza per variante non sostanziale per la realizzazione del progetto di riconversione dell’esistente impianto di produzione di energia elettrica da biogas in impianto per la produzione di biometano. Con nota del 3 novembre 2021, la Regione Lazio ha ritenuto di classificare la variante come sostanziale, richiedendo l’aggiornamento dell’istanza, che la Società ha prontamente trasmesso con i relativi allegati aggiornati in data 22 novembre 2021. Attualmente il procedimento non ha avuto avanzamenti. Vi è da sottolineare che diversi aspetti stanno determinando comunque un raffreddamento nella ipotesi di upgrading: in primo luogo l’attuale incertezza normativa relativamente alla futura applicazione degli incentivi del biometano ed in secondo luogo le difficoltà nelle trattative con i proprietari dei terreni per una rivisitazione dell’attuale diritto di superficie.
In data 17 settembre 2021 è stato notificato dal GSE il diniego alla richiesta di accesso al meccanismo di incentivazione per l’immissione dell’energia elettrica in rete, a causa principalmente della fusione per incorporazione di Kyklos (originariamente iscritta al registro) in Acea Ambiente. Avverso tale diniego la Società ha presentato ricorso al TAR.
L’impianto è stato altresì oggetto, nel corso del periodo di riferimento, di prescrizioni funzionali alla successiva ammissione al pagamento di sanzioni amministrative relativamente al superamento di alcuni limiti sull’ammendante compostato con fanghi prodotto nell’esercizio precedente, alla contestazione relativa alle emissioni odorigene del 2017 (che hanno portato al sequestro dell’impianto, successivamente revocato) ed al superamento di taluni limiti acustici riscontrati nell’esercizio in esame. Tutte i verbali prescrittivi sono stati risolti con ottemperanza alle prescrizioni ed ammissione al pagamento per successiva oblazione.
Nel periodo considerato sono stati ultimati i collaudi funzionali di due importanti opere realizzate in impianto quali la linea di produzione di CSS a partire dai sovvalli di impianto, che consentirà di conferire il rifiuto presso l’impianto di San Vittore del Lazio e la linea di insacchettamento del compost grazie alla quale si apriranno ulteriori sbocchi di mercato per la collocazione dell’ammendante.

Impianto per il trattamento di rifiuti liquidi e acque reflue urbane di Chiusi

L’impianto è autorizzato in base all'Autorizzazione Integrata Ambientale n. 2217 dell'08 agosto 2013, valida fino al 29 ottobre 2022, per un quantitativo autorizzato pari a 99.900 ton/anno, con Decreto della Regione Toscana n. 10664. Nel corso del 2021, è stato dato ulteriore impulso per acquisire capacità residua di trattamento nel comparto biologico a biomassa sospesa e per renderlo maggiormente efficiente sotto l’aspetto dei consumi elettrici. La sostituzione del letto di ossigenatori del secondo reattore di ossidazione ha permesso di introdurre un notevole risparmio economico. Parimenti, è stata ottenuta un’evidente maggior capacità ossidativa del comparto, che ha permesso di aumentare il flusso di rifiuti da avviare al trattamento. E’ stato quindi possibile ingressare un quantitativo di rifiuti liquidi nettamente superiore rispetto alla previsione attesa a budget. Già nell’esercizio precedente era stata avviata la pulizia meccanica della vasca di stoccaggio e di omogeneizzazione dei rifiuti della linea di trattamento biologica, da avviare a disidratazione meccanica. L’intervento è stato comprensivo dell’installazione di un nuovo sistema di miscelazione meccanica con mixer sommergibili in sostituzione della precedente miscelazione con aria compressa. La miglioria impiantistica ha permesso di standardizzare il rifiuto prima della disidratazione in centrifuga, per una maggiore efficacia del trattamento, e di minimizzare le potenziali emissioni odorigene.

 

Aquaser

Opera prevalentemente, quale impresa comune, come intermediario di rifiuti con i propri Clienti/Azionisti appartenenti al Gruppo Acea. Nel periodo di riferimento, la società ha consolidato la propria posizione di mercato potenziando l’attività di trasporto attraverso l’acquisizione di mezzi e personale che consentono ora la gestione, almeno parziale, dei corrispondenti servizi.
Aquaser attualmente svolge, in tutto o in parte, il servizio di carico, trasporto e recupero/smaltimento dei rifiuti derivanti dalla depurazione delle acque per le società del Gruppo Acea. Gestisce inoltre singole commesse relative al servizio di carico, trasporto e recupero/smaltimento di rifiuti o ammendanti in favore della società Acea Ambiente, nonché altre attività accessorie per conto di clienti terzi (principalmente servizi di trasporto). Le attività di recupero vengono svolte mediante il conferimento presso impianti di recupero energetico, di condizionamento o di compostaggio di terzi e, in parte, presso gli impianti riconducibili alla controllante, mentre le attività di smaltimento vengono svolte nella quasi totalità presso impianti di trattamento/discariche di terzi.
Nell’ottica di riorganizzare il Gruppo con riferimento all’Area Ambiente, Acea SpA ha conferito la sua quota di partecipazione in Aquaser ad Acea Ambiente e successivamente Acea Ambiente ha provveduto a cedere ad Acea Ato 5 ed ad Acea Ato 2 una quota pari all’1% ciascuna del capitale sociale di Aquaser. La Società, pertanto, alla data odierna risulta partecipata da Acea Ambiente nella misura dell’85,29%, da Acea S.p.A., da Acea Ato 5 e da Acea Ato 2 nella misura dell’1% ciascuna e dagli altri soci di minoranza che hanno mantenuto invariata la loro partecipazione rispetto al precedente esercizio.

Iseco

Opera nel Settore Acque (Water Business), le cui attività prevalenti sono, la gestione, manutenzione e costruzione di impianti ed il Settore Lattiero – Caseario le cui attività prevalenti sono la produzione di siero di latte in polvere e commercializzazione dei relativi prodotti ad uso zootecnico e alimentare e la lavorazione di sieroderivati per conto terzi. Si segnala che con riferimento a quest’ultimo settore di business, in conseguenza del forte rialzo registrato nel mercato del siero di latte, nel corso dell’esercizio è stato dato forte impulso alla lavorazione conto terzi di questo prodotto in forma concentrata e cristallizzata. 

 

Acque Industriali

Svolge, tramite la gestione di specifiche piattaforme, i servizi d’intermediazione e di trattamento di rifiuti liquidi in favore di società private operanti sia in ambito regionale che nazionale, nonché attività collaterali a quelle del ciclo integrato delle acque costituite prevalentemente dalle attività di recupero e smaltimento dei fanghi biologici.
La Società esegue attività di progettazione e realizzazione di impianti connessi principalmente al trattamento delle acque reflue e dei fanghi e dei rifiuti in genere oltre al trattamento delle emissioni in aria, curandone la successiva gestione ordinaria e straordinaria, oltre a svolgere attività di progettazione, direzione ed esecuzione lavori nel settore delle bonifiche ambientali di siti inquinati, prevalentemente in ambito industriale. Svolge inoltre attività di ricerca e sviluppo nei settori di riferimento in collaborazione con gli Enti di ricerca a livello sia regionale che nazionale. Nel 2021 sono state implementate ed ulteriormente sviluppate le attività di business della Società tese al raggiungimento degli obiettivi e della mission aziendale oltre ad attività specifiche in coordinamento con la Capogruppo Acea S.p.A. e con le società appartenenti al business “Ambiente” al fine di implementare le potenziali sinergie con i diversi ambiti operativi del gruppo di appartenenza, con particolare riferimento al settore del trattamento e smaltimento dei rifiuti liquidi e dei fanghi biologici oltre alle attività connesse all’intermediazione dei rifiuti liquidi e solidi non pericolosi. 
Risultano ancora pienamente operative le iniziative ed i servizi storicamente gestiti garantendo così il mantenimento di un perimetro operativo principalmente nel territorio della Regione Toscana. Il 2021 è stato caratterizzato da una piovosità nella norma che ha garantito flussi continuativi alle piattaforme.

Demap

Svolge la propria attività nel settore della selezione degli imballaggi in plastica provenienti da raccolte differenziate urbane. Rappresenta uno dei circa 33 Centri di Selezione Spinta (CSS) convenzionati con il Consorzio Corepla, Consorzio istituito per legge ai sensi del D.lgs 22/97 ed ora regolato dal decreto legislativo 152/06 e deputato al raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero degli imballaggi in plastica immessi al consumo.
La raccolta differenziata degli imballaggi in plastica è regolata a livello nazionale da un accordo quadro stipulato tra Anci e Conai e dagli allegati tecnici stipulati tra Anci e i singoli Consorzi di Filiera che nel caso degli imballaggi in plastica prevedono che la raccolta possa essere conferita al Centro di Selezione in modo selettivo (raccolta monomateriale) o in modo congiunto (raccolta multimateriale). Demap svolge la propria attività nel rispetto della normativa vigente ed è autorizzata ai sensi del Decreto legislativo 152/06 con procedimento rilasciato dalla Provincia di Torino n° 133-25027/2010 del 23 Giugno 2010.
La raccolta differenziata degli imballaggi in plastica è regolata a livello nazionale da un accordo quadro stipulato tra Anci e Conai e dagli allegati tecnici stipulati tra Anci e i singoli Consorzi di Filiera che nel caso degli imballaggi in plastica prevedono che la raccolta possa essere conferita al Centro di Selezione in modo selettivo (raccolta monomateriale) o in modo congiunto (raccolta multimateriale).
Si segnala che in data 12 dicembre 2021 è divampato un incendio presso il capannone di stoccaggio (denominato DEMAP2), sito in Beinasco Via Aosta, 16, di rifiuti costituiti da imballaggi in plastica provenienti dalla raccolta urbana delle frazioni differenziate, attiguo all’impianto e nella titolarità della Società. Il sinistro occorso, sebbene siano ancora in corso le indagini da parte della Procura, sembra essersi originato da un carrello elevatore alimentato a gasolio.
Il 14 dicembre 2021, Arpat ha installato un laboratorio mobile al fine di monitorare l’evoluzione della qualità dell’aria nelle aree circostanti l’incendio sul lungo periodo. Le operazioni di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco sono durate a lungo. Stante le difficoltà di spegnimento, l’incendio, seppur in forma decisamente minore e controllata, è proseguito anche nelle giornate successive all’evento. Pertanto, l'incendio iniziato il 12 dicembre e terminato - nella fase di possibile impatto ambientale - intorno al 24 dicembre 2021, ha liberato in atmosfera gas pericolosi e tossici che hanno portato il Comune di Beinasco ad intraprendere, sentita la Protezione Civile e l’ASL, una serie di atti volti a limitare o perlomeno ridurre al minimo possibile una eventuale esposizione della popolazione. Tali provvedimenti si sono resi necessari visti i livelli di contaminanti rilevati nelle prime ore di intervento in campo e confermati anche nelle giornate immediatamente successive all’incendio dai monitoraggi eseguiti in campo con strumentazione portatile. A distanza di circa dieci giorni dallo sviluppo dell’incendio, in corrispondenza di una maggiore instabilità atmosferica su tutto il territorio, le concentrazioni di quasi tutti gli inquinanti misurati dal laboratorio mobile ARPA sono ritornate nella media del periodo. Nei giorni immediatamente successivi all’evento, la Società si è attivata al fine di individuare un soggetto specializzato nelle attività di demolizione e rimozione del materiale combusto e del capannone parzialmente crollato. Con Decreto di Sequestro del 16 dicembre 2021, notificato in data 20 dicembre 2021 ad opera dei NOE di Torino, è stato disposto il sequestro probatorio ex art 253 cpp del capannone DEMAP2, dei rifiuti combusti ivi contenuti, di quelli presenti sul piazzale antistante nonché del muletto dal quale presumibilmente ha avuto origine l’incendio. Con provvedimento del 30 dicembre 2021, notificato in data 7 gennaio 2022, la Procura della Repubblica di Torino ha autorizzato l'allontanamento dei rifiuti combusti presso la discarica esaurita di COVAR14 di Vinovo, e la demolizione del capannone già parzialmente crollato, con smaltimento controllato delle macerie contenenti amianto, apponendo allo stesso alcune prescrizioni tecniche. Nel corso della settimana del 14 gennaio 2022 sono state svolte tutte le operazioni di verifica, necessarie alla riattivazione del CPI, al fine di consentire, nel più breve tempo possibile, la ripresa completa delle attività, previ interventi di pulizia, manutenzione meccanica ed elettrica. In data 2 febbraio il professionista incaricato ha presentato ai Vigili del Fuoco la SCIA asseverata con la quale ha riattivato il CPI di DEMAP1. In data 16 febbraio 2022, a seguito dei collaudi necessari, l’impianto ha ripreso regolarmente la sua funzionalità.

Berg

Opera nel settore dei servizi ambientali ed in particolare nel campo del trattamento dei rifiuti liquidi e solidi. Ai sensi dell’art. 2428 del C.C., si segnala che le attività sono svolte presso l’impianto di Frosinone, nel quale viene effettuato lo Stoccaggio ed il Trattamento di Rifiuti Liquidi e Solidi, Pericolosi e Non Pericolosi. Dal punto di vista autorizzativo, l’impianto è dotato di Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Regione Lazio con Determinazione Dirigenziale B0201/09 del 30 Gennaio 2009, con scadenza al 30 Gennaio 2025 (durata di 16 anni in virtù della registrazione EMAS del sito). La Società ha presentato a maggio 2021, nel rispetto delle tempistiche previste dal calendario approvato dalla Regione Lazio, istanza di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’adeguamento della medesima alle BAT Conclusions per impianti di trattamento di rifiuti (di cui alla Decisione di Esecuzione (UE) 2018/1147 della Commissione del 10 agosto 2018). Si segnala che nel corso dell’anno si è conseguita, con Determinazione Dirigenziale della Regione Lazio GI0926/2021, l’autorizzazione sperimentale ex art. 211 del D.Lgs. n. 152/06 per l’impianto pilota combinato per il recupero di Fly ash, Bottom Ash e PSR, con durata pari a 2 anni dalla data del rilascio della presa d’atto del certificato di collaudo.
Infine, si evidenzia che nel periodo in esame l’andamento della gestione è stato pressoché in linea con i risultati attesi.

Cavallari

Il 2021 è stato caratterizzato dall’emergenza sanitaria Covid-19 che ha fortemente condizionato sia l’operatività che il mercato del comparto. È proseguita la crescita dei prezzi di tutte le materie prime per l’intero esercizio 2021, per la combinazione di fattori di mercato che, a livello globale, hanno progressivamente reso sempre più difficoltoso la disponibilità e il reperimento delle stesse.
Nonostante ciò, la Società ha esercito sempre a pieno regime e, nonostante l’ultima asta risultasse solo parzialmente soddisfacente, in una immediatamente successiva asta compensatoria è stato reperito il resto dei quantitativi di materiale necessario al fabbisogno dell’impianto per la copertura a pieno regime.
Nel 2021 il quantitativo totale di materiale processato nell’impianto selezione secondaria plastica è stato pari a ton 36.300, mentre nell’impianto di produzione combustibile secondario si è raggiunto il nuovo target di ton 12.000 processate nell’anno.
Grazie alla pluralità di siti autorizzati si è riusciti a rendere compatibile l’aumento dei volumi totali trattati, consentendo la gestione di quantità in ingresso ad Ostra che sfiorano il limite totale imposto dall’autorizzazione.
Infatti, per impedire la saturazione del limite autorizzativo e il relativo fermo dell’impianto ad Ostra, sono stati ri-organizzati alcuni importanti volumi di flussi verso altri siti di Cavallari fino a determinare le condizioni necessarie e sufficienti a poter continuare le attività presso il principale sito di Ostra fino al 31 dicembre 2021.

 

Ferrocart

Rappresenta un punto di riferimento nel territorio, essendo piattaforma per i principali consorzi di filiera come Comieco (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica), Corepla (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in plastica), Rilegno (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno), Ricrea (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in acciaio) e Cial (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in alluminio). Nel corso del 2021, la Società ha proseguito con regolarità le prestazioni riferite ai rapporti in essere stipulati con le aziende che gestiscono la raccolta differenziata attraverso contratti per affidamento diretto o attraverso gare d’appalto. Sono inoltre regolarmente proseguiti i rapporti con tutti i consorzi di filiera così come è regolarmente proseguito il servizio di intermediazione del pulper. Si informa inoltre che a partire dal 7 Gennaio 2021 sono iniziati i lavori di smantellamento e montaggio del nuovo impianto per la lavorazione delle bottiglie in plastica; ad oggi l’impianto è ancora in fase di collaudo.
Si segnala che in data 20 Febbraio 2022 l’impianto è stato caratterizzato da un incendio che ha interessato un cumulo di rifiuti di scarto dalla selezione della raccolta differenziata (identificato dal codice EER 19 12 12), espandendosi poi progressivamente fino a danneggiare talune strutture di copertura. Prontamente nel corso della stessa giornata, l’incendio è stato domato. Sono intervenuti alcuni tecnici dell’ARPA che hanno proceduto ad effettuare campionamenti dell’aria al fine di monitorare la qualità di tale matrice ambientale nelle circostanze del sito. L’impianto non essendo stato interessato dall’incendio ha potuto riprendere regolarmente il suo utilizzo già a partire dal giorno 22 Febbraio 2022. Attualmente sono in corso di accertamento le cause che hanno prodotto tale evento e la Società è stata interessata da richieste di documentazione che ha prontamente fornito, nonché campionamenti effettuati da ARPA Umbria sul rifiuto parzialmente combusto senza peraltro dover interrompere l’operatività dello stabilimento.

Deco

Opera nel settore dei rifiuti in Abruzzo e si occupa della progettazione, realizzazione e gestione di impianti di trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti solidi urbani e di impianti di recupero energetico da fonti rinnovabili. Il perimetro di attività comprende: un impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) con una capacità autorizzata di 270.000 tonn./anno, un impianto fotovoltaico, un impianto a biogas e due impianti di smaltimento. La Società detiene inoltre il 100% di Ecologica Sangro società operante sempre in Abruzzo nel settore della gestione integrata dei rifiuti solidi urbani.

Meg

Ubicata a San Giovanni Ilarione in provincia di Verona, opera nel business del riciclo della plastica, segmento che si pone a valle rispetto a quello della selezione della plastica post-consumo in cui Acea è già presente con le società Demap e Cavallari.

AS Recycling

Società attualmente non operativa ma che diventerà un Centro convenzionato Corepla per selezione secondaria plastica CSS (Suddivisione della plastica nelle diverse categorie polimeriche da avviare a selezione).

Si segnala infine che nel corso del mese di gennaio 2022, Acea Ambiente ha acquisito il 70% di Serplast operante nello stesso settore di attività di Meg. La Società è ubicata a Cellino Attanasio in provincia di Teramo.

 

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