Il servizio di fognatura e il sistema di depurazione
La risorsa idrica, dopo gli utilizzi per i diversi scopi civili, viene raccolta attraverso le condotte fognarie ed avviata agli impianti di depurazione, presso i quali avviene il trattamento delle acque reflue che consente la rimozione degli inquinanti tramite processi fisici (filtrazione, sedimentazione, flocculazione) e biologici (degradazione aerobica e/o anaerobica della sostanza organica con batteri) e la produzione di fanghi.
Grazie a 865 impianti di depurazione (di cui 484 gestiti da Acea Ato 2, Acea Ato 5, AdF, Gori e Gesesa), i volumi di acque complessivamente trattati dal Gruppo149 sono stati, nel 2021, 981 Mm3, di cui 779 Mm3 da parte di Acea Ato 2, Acea Ato 5, Gori, AdF e Gesesa150. Il numero complessivo degli impianti di depurazione del Gruppo è diminuito, passando, tra il 2019 e il 2021, da 895 a 865 impianti, grazie al progetto di centralizzazione del trattamento delle acque reflue per razionalizzare il servizio, che coinvolge le principali Società (si veda anche il box di approfondimento su Acea Ato 2). Per le Società Acea Ato 2, Acea Ato 5, Gori, AdF e Gesesa i volumi di acque reflue trattate e la copertura percentuale dei servizi di fognatura e depurazione, sul totale delle utenze servite da acquedotto, sono riportati nelle tabelle nn. 55 e 56. Le reti fognarie gestite complessivamente nel 2021 sono 22.381 km, di cui 13.712 km afferenti alle cinque Società elencate.
Tabella n. 55 – Volumi di acque reflue trattate dalle Società idriche operative nel Lazio, in Campania e in Toscana (2019-2021) (Mm³)
società | 2019 | 2020 | 2021 | destinazione |
---|---|---|---|---|
Acea Ato 2 | 599,8 | 596,9 | 601,5 | restituite all'ambiente (fiume/fosso) e mare (in mare lo 0,3%) |
Acea Ato 5 | 21,3 | 21,2 | 25 | corpo idrico superficiale (fiume) |
Gori | 45,2 | 70,1 | 124 | corpo idrico superficiale e mare (in mare, nel 2021, il 23%, pari a circa 28 milioni di metri cubi151) |
AdF | 25,8 | 23,3 | 25,9 | corpo idrico superficiale e mare (in mare lo 0,9%) |
Gesesa (*) | n.d. | 2,2 | 2,3 | corpo idrico superficiale (fiume) |
(*) Gesesa nel 2020 ha avviato l’installazione di misuratori di portata all’ingresso degli impianti di depurazione. I dati sono stimati.
Grafico n. 57 – Reti fognarie delle principali Società del Gruppo in Italia (2021)
Tabella n. 56 – Copertura percentuale dei servizi di fognatura e depurazione sul totale utenze delle Società idriche in DNF (2019-2021)
società | 2019 | 2020 | 2021 | |||
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fognatura | depurazione | fognatura | depurazione | fognatura | depurazione | |
Acea Ato 2 | 91,50% | 88,10% | 91,70% | 88,40% | 91,5 | 88,3 |
Acea Ato 5 | 66,50% | 55,90% | 66,80% | 57,30% | 67,1 | 57,7 |
Gori | 82,30% | 66,00% | 84,00% | 70,40% | 86,70% | 76,10% |
Gesesa | 80,30% | 30,40% | 80,60% | 33,90% | 80,6 | 34,8 |
AdF | 84,20% | 73,50% | 84,20% | 73,60% | 84,10% | 74,80% |
L’acqua in uscita dagli impianti citati, dopo aver subito i trattamenti di depurazione descritti, presenta caratteristiche chimiche e biologiche compatibili con la vita del corpo idrico ricettore e in accordo con i valori dei parametri stabiliti (ai sensi del D. Lgs. n. 152/2006).
Quasi il 100% delle acque reflue trattate, che possono definirsi interamente “acqua dolce” contenendo meno di 1.000 mg/l di solidi disciolti totali, confluisce in corpi idrici superficiali. Solo lo 0,9% delle acque trattate da AdF è scaricato in mare e il 23% delle acque trattate da Gori, pari a circa il 4% delle acque trattate totali152. La quota parte delle acque scaricate in mare da Gori transita in condotte sottomarine, a seguito del trattamento presso gli impianti di depurazione costieri della Penisola Sorrentina (Sorrento, Massa Centro e Marina del Cantone), dell’isola di Capri (Gasto, Occhio Marino e La Selva) e di Foce Sarno. I bacini principali impattati dallo scarico sono presentati nella tabella n. 57.
Tabella n. 57 – Bacini idrografici impattati dagli scarichi delle Società idriche in DNF
società | bacini idrografici impattati |
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Acea Ato 2 | bacini dei fiumi Tevere, Aniene, Mignone e Arrone |
Acea Ato 5 |
bacini dei fiumi Gari, Sacco, Cosa e Liri, fosso della Maddalena affluente del fiume Sacco, fosso del Diluvio affluente del lago di Canterno |
Gesesa | bacini dei fiumi Calore, Sabato, Isclero e Tammaro |
Gori | bacino idrografico del fiume Sarno e nei Regi Lagni |
AdF | bacini dei fiumi Ombrone, Orcia, Fiora, Albegna, Elsa, Pecora |
NB: le acque reflue prima di essere scaricate sono trattate nei depuratori gestiti dalle Società stesse.
PROSEGUE LA CENTRALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE DI ACEA ATO 2
Per migliorare la qualità dell’acqua depurata, Acea Ato 2 ha definito un Piano di centralizzazione degli impianti di depurazione finalizzato a razionalizzare il servizio, accentrando, dove sostenibile, il trattamento depurativo in un numero ristretto di impianti individuati mediante lo studio del territorio sia dal punto di vista geomorfologico che urbanistico.
A fronte di un numero elevato di depuratori gestiti di taglia piccola e medio-piccola (117 impianti di depurazione di potenzialità inferiore a 10.000 A.E.), infatti, la copertura del servizio è garantita in massima parte dagli impianti di depurazione grandi e medio-grandi (43 impianti di depurazione di potenzialità superiore a 10.000 A.E.). Dalla data di acquisizione del Servizio Idrico Integrato (2003), e successivi passaggi, sono stati già eliminati il 14% dei depuratori di piccola e media potenzialità.
La riduzione della frammentazione a favore di impianti di dimensioni medio-grandi, accompagnata dall’integrazione dei sistemi di collettamento fognario, ha consentito un maggior controllo sull’efficacia della depurazione e contemporaneamente una ottimizzazione dei costi di gestione ed energetici.
Acea Ato 2 ha quindi redatto un piano di razionalizzazione, che tiene in aggiornamento, scegliendo caso per caso tra la centralizzazione e il potenziamento dei piccoli impianti. La soluzione ottimale dipende da molti fattori che devono essere attentamente valutati con riferimento al caso specifico.. Nel 2021 il Piano di Centralizzazione ha raggiunto l’obiettivo di ulteriori 5 impianti di depurazione minori eliminati (Guado Tufo Sacrofano, Grotte Portella Frascati, Valle Focicchia e Valle Vergine Rocca di Papa e La Botte Guidonia) nonché di uno di medie dimensioni (Lucrezia Romana – Ciampino).
Le Società gestiscono i processi depurativi nel rispetto delle prescrizioni autorizzative a cui ogni impianto è soggetto ed in considerazione del contesto regolatorio in cui opera. I limiti allo scarico sono stabiliti per ogni impianto, mediante atto autorizzativo rilasciato dall’Ente amministrativo competente che, in base a valutazioni di carattere tecnico-ambientale in fase istruttoria, può fissare parametri più prescrittivi rispetto a quelli nazionali. In tal senso, ad esempio, il contesto normativo in cui opera Acea Ato 2 è caratterizzato da standard prescrittivi allo scarico mediamente più elevati rispetto al riferimento normativo nazionale, così come, per Acea Ato 5, in Provincia di Frosinone, gli atti autorizzativi, relativamente alla qualità delle acque scaricate, prescrivono limiti allo scarico più restrittivi rispetto a quanto dettato dalla normativa di settore. Ciò in applicazione del principio di precauzione.
Le Società che effettuano controlli analitici per verificare il buon trattamento delle acque indicano le percentuali di non conformità ai limiti allo scarico, comunque molto basse, rispetto al totale delle analisi effettuate: 3,3% per Acea Ato 2, circa il 3,4% per Acea Ato 5 e Gesesa, 0,8% per Gori e 4,3% per AdF. Nel 2021 non sono state riscontrate sostanze pericolose nelle analisi riguardanti le acque reflue del Gruppo.
Grafico n. 58 – Controlli analitici sulle acque reflue totali e per Società (2021)
In particolare, per Acea Ato 2, le 127.417 determinazioni eseguite, confermano le alte performance di abbattimento raggiunte nel processo di depurazione.
Nell’area “storica” gestita da Acea Ato 2, che include Roma e Fiumicino, i principali impianti di depurazione hanno trattato nel 2021 circa 516 milioni di metri cubi di acque reflue, un dato leggermente superiore all’anno precedente (512 milioni di metri cubi nel 2020). Considerando anche i depuratori minori e gli impianti dei comuni acquisiti nell’ATO 2 (complessivamente sono 164) si arriva ad un volume totale di circa 602 milioni di metri cubi di acque reflue trattate, in linea con il 2020 (erano 597).
La tabella n. 58 riporta il dettaglio dei più importanti parametri in uscita dai depuratori principali di Acea Ato 2, Acea Ato 5, Gori, AdF e Gesesa. Altri indicatori di efficienza di depurazione sono descritti nella sezione Le performance di sostenibilità ambientale – area idrica del Bilancio ambientale.
Tabella n. 58 – Parametri in uscita dei depuratori principali gestiti da Acea Ato 2, Acea Ato 5, Gori, AdF e Gesesa (2021)
Acea Ato 2 | Acea Ato 5 | Gori | AdF | Gesesa (Benevento) | limiti di concentrazione in acque superficiali (D. Lgs. n. 152/06) |
|
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parametro | media dei valori (mg/l) | |||||
BOD5 | 5 | 4 | 8 | 9 | 8 | ≤ 25 |
COD | 20 | 21 | 15 | 32 | 19 | ≤ 125 |
SST | 8 | 3 | 19 | 10 | 5 | ≤ 35 |
azoto (ammoniacale, nitrico e nitroso) |
6 | 6 | 7 | 20 | 3 | - |
fosforo | 1 | 3 | 1 | 4 | 1 | - |
quantità in uscita (t) | ||||||
COD | 16.041 | 925 | 1.892 | 585 | 25 | - |
SST | 7.443 | 313 | 2.402 | 196 | 6 | - |
I fanghi prodotti durante il processo di depurazione sono, in gran parte avviati a recupero di materia (si veda in Area Ambiente, il paragrafo L’intermediazione e il trasporto dei rifiuti).
Nel 2021 sono proseguite le attività finalizzate alla riduzione del quantitativo di fanghi prodotti dagli impianti di depurazione gestiti dalle Società del Gruppo. In particolare, Acea Ato 2 ha messo in funzione l’essiccatore termico presso l’impianto di Ostia. Grazie agli interventi realizzati negli ultimi anni, nel 2021 la riduzione della quantità di fanghi disidratati/essiccati è pari ad oltre il 5% (rispetto al 2019), in linea con gli obiettivi definiti nel Piano di Sostenibilità 2020-2024. Al 2024 si prevede che i fanghi prodotti verranno essiccati presso i maggiori impianti (Roma Est, Roma Nord, Roma Sud, Ostia e COBIS).
AdF nel corso del 2021 ha concluso i lavori presso l’impianto di Grosseto San Giovanni per la centralizzazione e l’idrolisi termochimica dei fanghi prodotti dai depuratori in gestione, avviandone l’attività nel secondo semestre dell’anno. Gli interventi hanno permesso una riduzione del 30,5% in volume dei fanghi prodotti rispetto al 2019. Con la prevista integrazione dei processi di digestione anaerobica e di cogenerazione si potrà contribuire all’autonomia energetica dell’impianto grazie alla produzione di biogas.
In Acea Ato 5, la crescente attenzione nell’individuare soluzioni tecnologiche innovative volte al recupero di materia dai fanghi di depurazione, secondo principi di economia circolare, ha orientato la scelta verso l’utilizzo dell’impianto di depurazione di Fiuggi Colle delle Mele, particolarmente efficiente e di opportuna capacità residua, per il trattamento di rifiuti liquidi prodotti. Nel 2021 la Società ha avviato i lavori per l’attivazione della stessa modalità di trattamento fanghi presso l’impianto di depurazione di Ceccano.
In Gesesa, è stata montata, nel 2021, la centrifuga presso il depuratore Ponte delle Tavole già in funzione e sono in fase di valutazione ulteriori interventi specifici. Gori ha avviato, a fine 2020, un impianto di essiccamento fanghi presso il depuratore di Angri, ed ha in corso le attività autorizzative e tecniche di adeguamento funzionale degli essiccatori esistenti presso gli impianti di depurazione di Nocera Superiore e Foce Sarno, annessi alla gestione rispettivamente nel 2019 e 2020, di cui prevede l’attivazione entro il prossimo biennio. È altresì prevista la costruzione di un impianto di essiccamento presso l’impianto di Nola.
Acea Ato 2 nel 2021 ha inoltre completato le attività propedeutiche alla produzione di biometano, con un target di progetto di 1 milione di Sm3 l’anno al 2024, in una logica di opportunità per i gestori idrici nell’ambito dell’economia circolare. Il progetto “biometano” prevede a regime la produzione di oltre 2 milioni di Sm3 di biometano/anno attraverso un processo di raffinazione (up-grading) del biogas disponibile nei due grandi depuratori per acque reflue civili di Roma Est e Roma Nord. Si tratta di una fonte di energia rinnovabile, il cui sviluppo è stato inserito dal Governo italiano nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con la previsione di una quota di finanziamento in conto capitale per incentivarne la produzione. Nell’anno la Società ha concluso la progettazione dei due impianti, inclusi i punti di immissione del combustibile biologico nella rete gas gestita da Italgas Reti e la verifica di conformità alle norme antincendio con la collaborazione dei Vigili del fuoco di Roma. Salvo imprevisti i due impianti dovrebbero entrare in esercizio entro il primo semestre 2023.
PROGETTO PROMISCES
Acea Elabori, insieme a SIMAM ed altri ventiquattro partner europei, ha dato il via, nel novembre 2021, con il kick-off svoltosi a Parigi, al progetto Promisces - Preventing Recalcitrant Organic Mobile Industrial chemicalS for Circular Economy in the Soil-Sediment-Water System -, proponendosi di identificare le attuali barriere alla circolarità nel sistema suolo-sedimenti-acqua (SSW) e definire strategie volte al loro superamento. Nello specifico, il progetto mira alla rimozione delle sostanze molto persistenti, mobili e potenzialmente tossiche (identificate all’interno del Regolamento Europeo REACH153, per contribuire all’ambizione di inquinamento zero e migliorare la protezione della salute umana.
Il progetto, finanziato dal programma europeo Horizon 2020, prevede sette casi di studio in Europa. Acea Elabori lavorerà alla rimozione di PFAS (Sostanze perfluoro alchiliche) da materiale dragato per consentirne il riutilizzo. I PFAS sono una classe d’inquinanti altamente persistenti che danneggiano gli ecosistemi, determinano costi elevati di bonifica del suolo e trattamento dell’acqua ed hanno rilevanti impatti sulla salute umana.
Il progetto si svilupperà in più anni, durante i quali saranno analizzate tecniche di monitoraggio e modellizzazione delle sostanze e delle fonti inquinanti, al fine di ampliare la conoscenza scientifica in materia e fornire supporto alla promozione di soluzioni di prevenzione, mitigazione e rimedio nel SSW. Collaborando con le parti interessate, saranno sviluppati strumenti e strategie (come tecniche e normative) per una gestione sostenibile nel contesto del piano d’azione inquinamento zero.
Attraverso la definizione di tecniche avanzate relative al trattamento per la depurazione delle acque e dei percolati di discarica, il progetto contribuirà alla circolarità e alla salvaguardia degli ecosistemi nonché alle attività di diverse Società del Gruppo Acea che operano nel servizio idrico integrato e nella tutela della risorsa idrica.
Acea, inoltre, collabora con ENEA per lo sviluppo di progetti relativi alla gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti e della risorsa idrica, con l’obiettivo di applicare tecnologie e soluzioni innovative ai progetti industriali. Nell’ambito dell’Accordo Quadro siglato con l’Agenzia, Acea, nel 2021, ha avviato due studi: il primo per la realizzazione di uno strumento di autocontrollo per il miglioramento continuo della qualità e dell’affidabilità delle prestazioni analitiche offerte da Acea Elabori, il secondo volto ad eseguire un’indagine preliminare per la definizione e l’implementazione di metodiche di campionamento e di analisi di MP (microplastiche) nella linea acque dei depuratori e nei corpi idrici riceventi.
149Anche in questo caso i dati relativi al numero degli impianti di depurazione, ai volumi trattati, alle consistenze delle reti e ai controlli si riferiscono alle principali Società del Gruppo operative in ambito idrico, anche quelle non incluse nell’area di consolidamento integrale.
150Gesesa ha iniziato nel 2020 a installare i primi misuratori di portata su alcuni impianti e a stimare le quantità di acque reflue trattate.
151Gli impianti che scaricano a mare per la Società Gori sono quelli dell'isola di Capri, della penisola sorrentina e della Foce Sarno.
152 Lo scarico delle acque, come il prelievo, avviene in zone potenzialmente a stress idrico, così come definito dal già citato Aqueduct Water Risk Atlas.
153Regolamento (CE) n.1907/2006, la normativa integrata europea per la registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche.