Comunicare la sostenibilità: nota metodologica

[GRI - 102-26], [GRI - 102-27], [GRI - 102-29], [GRI - 102-30], [GRI - 102-31], [GRI - 102-32], [GRI - 102-40], [GRI - 102-42], [GRI - 102-43], [GRI - 102-44], [GRI - 102-46], [GRI - 102-53], [GRI - 102-47], [GRI - 102-50], [GRI - 102-51], [GRI - 102-52], [GRI - 102-54], [GRI - 102-56], [GRI - 413-1],

LE PERFORMANCE DI SOSTENIBILITÀ: D. LGS. N. 254/2016, REGOLAMENTO 852/2020 E STANDARD GRI

Acea pubblica un Bilancio di Sostenibilità di Gruppo sin dal 1999, anno in cui la Società capogruppo è stata quotata in Borsa. Da allora, la rendicontazione di sostenibilità rispetta la cadenza annuale di pubblicazione, è predisposta secondo Linee guida internazionali1 ed è sottoposta a verifica di parte terza. Dall’edizione 2017, il Bilancio di Sostenibilità risponde anche a quanto prescritto dal D. Lgs. n. 254/20162, che ha recepito nel nostro ordinamento la Direttiva comunitaria 95/2014. Il Decreto prevede, per le imprese che soddisfano le condizioni indicate dall’art. 2, l’obbligo di pubblicare le performance di sostenibilità in una dichiarazione di carattere non finanziario individuale o consolidata, che “(…) nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell’attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell’impatto dalla stessa prodotta, copre i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, che sono rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell’impresa (…)”3.
È altresì da segnalare l’entrata in vigore del Regolamento 852/20204, che “stabilisce i criteri per determinare se un’attività economica possa considerarsi ecosostenibile5. Il Regolamento – noto anche come “Tassonomia UE” – prevede che le imprese soggette all’obbligo di pubblicare informazioni di carattere non finanziario includano nella Dichiarazione consolidata non finanziaria un’informativa sulle attività svolte associabili ad “attività ecosostenibili” e sugli indicatori quantitativi di prestazione economica (KPI) – in particolare le quote di fatturato, capex ed opex – ad esse riconducibili6. L’applicazione del Regolamento è graduale e scatta, per una prima fase, a partire dal 1° gennaio 2022.
Il presente Bilancio di Sostenibilità, riferito all’esercizio 2021, è stato redatto in conformità agli Standard GRI7: opzione Comprehensive e pertanto denominato Bilancio di Sostenibilità 2021 del Gruppo Acea (Dichiarazione consolidata non finanziaria ai sensi del D. Lgs. n. 254/2016, redatta secondo gli Standard GRI), assumendo la forma di documento autonomo, come consentito dal richiamato Decreto Legislativo8.
La Dichiarazione consolidata non finanziaria include anche l’informativa prevista dal primo anno di applicazione del Regolamento 852/20209; essa sarà pertanto applicata al medesimo insieme di Società incluse nel perimetro DNF, considerate significative e adeguatamente rappresentative del Gruppo ai sensi del D. Lgs. n. 254/2016 (si veda, più avanti, il paragrafo Materialità, standard GRI e perimetro del report).
Il Bilancio di Sostenibilità, corredato da una Nota di Sintesi, dopo l’approvazione del Consiglio di Amministrazione, è a disposizione dell’Organo di controllo e sottoposto alle attività di assurance del Revisore legale, con il quale Acea non ha cointeressi né altri legami, incaricato di verificarne la conformità al Decreto Legislativo n. 254/2016 e la coerenza con gli Standard di rendicontazione adottati10 (si veda Opinion Letter della Società di revisione).
Il documento viene diffuso mediante pubblicazione sul sito web istituzionale, in concomitanza con il Bilancio Consolidato, e distribuito in occasione dell’Assemblea degli azionisti.

INFORMATIVA NON FINANZIARIA IN ITALIA: IL RAPPORTO CONSOB SULLE SOCIETÀ QUOTATE 2020

Nel giugno 2021, i ricercatori Consob, con la collaborazione di Methodos, hanno pubblicato il terzo rapporto sulla rendicontazione delle informazioni non finanziarie delle società quotate italiane.

Lo studio analizza l’applicazione del D. Lgs. n. 254/2016, che disciplina gli obblighi di reportistica in materia, da parte di 151 imprese italiane e osserva anche altri ambiti e documenti, quali le relazioni di corporate governance e sulla politica di remunerazione, al fine di valutare l’integrazione della sostenibilità nel governo societario. In particolare, si è soffermato sull’analisi di materialità e il coinvolgimento degli Organi di amministrazione, sui piani strategici (nei siti web), e sulle politiche di remunerazione, evidenziando l’evoluzione delle imprese in merito alla gestione dei fattori ESG, in raffronto ai dati della precedente rilevazione.

È risultato che l’analisi di materialità è stata effettuata da tutte le imprese analizzate e l’80% di esse ne ha fornito rappresentazione con una matrice (72,8% nel 2018); sono aumentati il coinvolgimento nel processo del top management (49% nel 2020 - 31,5% nel 2018), degli stakeholder esterni (55% nel 2020 - 29,5% nel 2018) e i casi in cui le imprese ingaggiano contestualmente soggetti interni ed esterni (48,3% nel 2020 – 24,2% nel 2018). Cresce in modo significativo anche la partecipazione del CdA, che interviene tramite la condivisione o l’approvazione dei risultati dell’analisi di materialità, testimoniandone il rilievo strategico (25,8% nel 2020 – 13,9% nel 2019). Un altro segnale dell’integrazione della sostenibilità nella visione aziendale è stato colto, infine, analizzando gli estratti dei Piani strategici pubblicati sui siti web, che evidenziano l’aumento dei riferimenti ad elementi di valore di lungo termine, inclusi gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030 (28,4% nel 2020 – 23,8% nel 2019).

Nel rapporto sono stati esaminati anche i programmi di induction e di autovalutazione degli Organi di amministrazione, quali indicatori di un percorso di miglioramento continuo, registrando un valore stabile per l’inclusione dei temi ESG nelle iniziative di aggiornamento dei membri del CdA (21,2% nel 2020 e nel 2018) e una forte crescita della citazione dei fattori ESG nei processi di valutazione del Board (24,5% nel 2020 - 8,6% nel 2018).

Dall’analisi delle Relazioni di Corporate Governance, effettuata considerando tutti gli emittenti quotati e non solo quelli soggetti a D. Lgs. n. 254/2016, si evince l’incremento dell’istituzione di un Comitato endoconsiliare con competenze sulla sostenibilità (34,7% nel 2020 – 20% nel 2018). Infine, in merito alle politiche di remunerazione dei vertici societari, quale leva per l’integrazione dei fattori ESG nella gestione d’impresa, i ricercatori, basandosi sulle Relazioni sulla politica di remunerazione e compensi corrisposti (su 2019), hanno rilevato l’incremento significativo delle realtà che includono fattori non finanziari nei compensi dei CEO (27,6% nel 2019 - 14,4% nel 2018); considerando nello specifico le remunerazioni di breve termine aumenta sia la quota media sia la quota massima imputata a fattori ESG (valore medio: 17% nel 2019 – 14,2% nel 2018; valore massimo: 40% nel 2019 – 35% nel 2018). Dettagliando gli aspetti oggetto di valutazione per la remunerazione di breve termine, si riscontra che per l’ambito sociale i più richiamati risultano essere quelli legati ai dipendenti (diversità e inclusione, smart working, formazione) e alla customer satisfaction, mentre per l’ambito ambientale il tema più citato si riferisce alle emissioni di CO2.

MATERIALITÀ, STANDARD GRI E PERIMETRO DEL REPORT

Nel 2020, Acea, spinta dal dirompente mutamento di contesto provocato dall’emergenza sanitaria da Covid-19, ha ritenuto opportuno verificare la validità dei temi “materiali” economici e di governance, sociali e ambientali, connessi ai business aziendali, svolgendo un approfondimento ad hoc, con il coinvolgimento diretto degli stakeholder.

In sintesi, tale approfondimento ha previsto:

  • l’analisi del contesto da Covid-19, svolta su circa 35 documenti (di livello internazionale, europeo, governativo, di sostenibilità e di settore) rappresentativi sia delle evidenze legate alla fase emergenziale sia degli indirizzi per la ripresa, al fine di identificare le tendenze in atto e prospettiche;
  • la «rilettura» dei temi “materiali” sulla base delle evidenze emerse dall’analisi di contesto da Covid-19, che ha postoenfasi su elementi peculiari di 12 sui 19 temi “materiali”11;
  • il coinvolgimento delle parti interessate (esterne e interne)12, tramite un focus group multi-stakeholder digitale, alla cui fase conclusiva ha preso parte la Presidente della Società, finalizzato a raccogliere la riflessione degli stakeholder sulla crisi pandemica e a rilevare le loro aspettative sul ruolo che Acea può svolgere per la ripresa dei territori in cui opera;
  • il coinvolgimento diretto dei manager del Gruppo, tramite un incontro virtuale con 25 responsabili aziendali. I manager, dopo l’illustrazione dei principali risultati emersi dalla consultazione multi-stakeholder, hanno valutato gli aspetti della «nuova normalità» più strategici per la ripresa, anche in considerazione delle istanze emerse dal coinvolgimento degli stakeholder.

A conclusione delle attività gli esiti sono statirestituiti con un report agli stakeholder e ai manager coinvolti, condivisi con i Vertici del Gruppo e illustrati ai componenti dei Comitati per l’Etica e la Sostenibilità e Controllo e Rischi, in seduta congiunta con i componenti del Collegio sindacale.
L’approfondimento ha confermato la validità della matrice di materialità precedentemente definita, che pertanto rappresenta il riferimento sino al prossimo ciclo di analisi, e la “prioritizzazione” (in bassa, media e alta rilevanza) dei 19 temi “materiali” di natura economica e di governance, sociale e ambientale, coerenti anche con la pianificazione strategica di sostenibilità del Gruppo. In particolare, 16 temi sono collocati nel quadrante dell’alta rilevanza (punteggio 68-100) e 3 in media rilevanza (punteggio 33-67) (si veda grafico n. 1).
In vista del nuovo ciclo di analisi previsto per il 2022, Acea, nel corso del 2021, ha realizzato un progetto finalizzato a definire e condividere con le Società del Gruppo un’evolutiva del processo di analisi di materialità. In particolare, è stato istituito un gruppo di lavoro infragruppo, che ha ripercorso modalità di svolgimento e obiettivi di ciascuna fase del processo, ha riconsiderato funzioni e modalità di utilizzazione degli strumenti a supporto e messo a fattor comune le evoluzioni di contesto attese sul tema, anche alla luce dei nuovi “Standard Universali” GRI pubblicati in ottobre 2021. Il progetto, tramite un approccio inclusivo, ha inteso porre le basi per potenziare la capacità del processo di intercettare e rappresentare i temi rilevanti del Gruppo, rilevando, in maniera coordinata e più consistente, le peculiari istanze delle Società operative e dei loro stakeholder.

Grafico n. 1 – I temi rilevanti per l’azienda e gli stakeholder: la “matrice di materialità” Acea – 2021

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La “matrice di materialità Acea”, oltre ad essere un riferimento strategico, è funzionale all’identificazione degli aspetti da rendicontare con maggiore o minore approfondimento, a seconda degli esiti della prioritizzazione, ed a selezionare gli indicatori previsti dagli Standard adottati.

Per predisporre il Bilancio di Sostenibilità in conformità con gli Standard GRI, opzione Comprehensive, infatti, è necessario illustrare le performance secondo:

  • gli “Standard universali”, che includono i principi di reporting (GRI 101: Principi di rendicontazione e i 56 standard generali (GRI 102: Informativa generale);
  • gli “Standard specifici” riferiti alla dimensione economica, ambientale e sociale (GRI 200: Economico, GRI 300: Ambientale, GRI 400: Sociale) ritenuti materiali (“material topics”) e relativi indicatori, selezionati tra i 34 temi complessivamente previsti dagli Standard specifici;
  • la modalità di gestione (GRI 103: Modalità di gestione) per ciascuno dei temi specifici ritenuti materiali.

La selezione degli Standard specifici GRI “materiali” prende in considerazione13 sia la loro correlazione con la “matrice di materialità Acea sia l’accezione ad essi conferita dagli Standard internazionali, in alcuni casi riconducendoli alla realtà aziendale ed in altri stabilendone la non applicabilità14.
A seguito delle valutazioni sopra indicate, sono stati selezionati 26 Standard specifici15, sui 34 complessivi, come rispondenti ai temi materiali Acea in alta rilevanza (si veda tabella n. 1). Inoltre, tra tutti gli indicatori previsti dagli Standard specifici considerati “materiali”, soltanto 3 sono ritenuti non applicabili ed esclusi dalla trattazione16.
Un solo tema materiale Acea in alta rilevanza non è correlato con Standard specifici, si tratta dell’aspetto Consolidamento degli elementi di sostenibilità nella governance aziendale, che trova tuttavia piena rispondenza con gli standard generali dedicati agli aspetti di governance (GRI 102: Informativa generale).
Infine, anche per i temi materiali Acea in media rilevanza, presenti nel report con minore approfondimento, sono state riscontrate rispondenze, pur non evidenziate in tabella, sia con Standard specifici materiali sia con standard dell’Informativa generale.

Tabella n. 1 – Rispondenza “standard specifici materiali” GRI e “temi materiali” Acea in alta rilevanza

Tabella 1

NB: gli “Standard specifici” GRI economici, ambientali e sociali riportati in tabella sono solo quelli valutati “materiali”. Nei casi in cui alla definizione del tema GRI vengono affiancati in parentesi gli indicatori ciò significa che soltanto gli indicatori riportati in tabella sono applicabili, ove non precisato, invece, tutti gli indicatori relativi al tema sono applicati (si veda anche l’Indice dei contenuti GRI). Per i “temi materiali Acea”, identificati in tabella da un numero, si veda la figura che illustra la matrice di materialità (grafico n. 1).

Il principio di materialità o significatività è applicato anche alla definizione del “perimetro del report”, come previsto sia dagli Standard GRI sia dal Decreto Legislativo n. 254/2016. Quest’ultimo, infatti, all’art. 4, recita: “Nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell’attività del gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell’impatto dalla stessa prodotta, la dichiarazione consolidata comprende i dati della società madre, delle sue società figlie consolidate integralmente e copre i temi di cui all’articolo 3, comma 1”.
I criteri qualitativi e quantitativi funzionali ad identificare le Società che assicurano la comprensione di attività, andamento, risultati ed impatti generati dal Gruppo, sono stati rivisitati ed aggiornati, verificandone l’adeguatezza. I criteri di tipo qualitativo evidenziano la significatività del ruolo svolto dalle Società per i business qualificanti del Gruppo (ovvero le Società che esercitano un ruolo rilevante e attuale nei principali business, o per i servizi da queste erogati, e nell’attuazione del piano industriale e di sostenibilità) e la territorialità (ovvero l’operatività nell’ambito geografico in cui si genera la quasi totalità del fatturato, ove è presente la maggioranza degli stakeholder ed è ubicata la gran parte degli asset gestiti). I criteri quantitativi riguardano la rispondenza, per l’insieme delle Società incluse secondo i criteri qualitativi, ad un valore minimo superiore al 90% dell’intero perimetro di consolidamento integrale con riferimento a specifici dati economici (fatturato, capex e opex) e socio-ambientali17 (clienti ed emissioni di CO2). Sono stati altresì svolti approfondimenti sul business idrico, dato il rilievo strategico, e ambientale, in espansione, verificando la copertura di comparto su dati pertinenti (acqua potabile erogata, acqua reflua trattata, rifiuti trattati), rilevando, anche in questo caso, valori minimi di copertura dell’89%. Rispetto alle Società incluse nell’area di consolidamento integrale della Capogruppo 2021 (si veda tabella n. 2) l’analisi ha portato ad una proposta di perimetro, condivisa in prima istanza con i Vertici aziendali, il Collegio sindacale e i Comitati endoconsiliari competenti. A valle di un’ulteriore verifica dei dati, il perimetro è stato definito e, sentito il parere del Responsabile della Funzione Affari Legali e Societari e del CFO, condiviso con l’Amministratore Delegato e la Presidente ed infine illustrato ai Comitati per l’Etica e la Sostenibilità e Controllo e Rischi, in presenza dell’organo di controllo societario.

Alla luce dei fattori sopra esposti, perimetro per la Dichiarazione consolidata non finanziaria Acea (DNF) 2021, a partire da quello della DNF 2020 le cui Società sono tutte riconfermate, prevede l’ingresso di nuove Società del comparto Ambiente: Bio Ecologia Srl, incorporata per fusione in Acea Ambiente nel 2021, Berg SpA, entrambe operative nel trattamento chimico/fisico e biologico di rifiuti liquidi, e Demap Srl operativa nell’ambito del recupero, selezione e avvio al riciclo di imballaggi in plastica e plastica/metallo, provenienti dalla raccolta differenziata urbana; nonché ulteriori Società del FTV18: Acea Solar, Fergas Solar, JB Solar Srl, M2D Srl, PSL Srl, Solarplant Srl, Acea Green Srl, Acea Renewable Srl19, si veda tabella n. 3.

Tabella n. 2 – Società incluse nell’area di consolidamento integrale della Capogruppo (2021)

SOCIETÀ SEDE
Acea Ambiente Srl Via G. Bruno, 7 - Terni
Aquaser Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Iseco SpA Loc Surpian, 10 - Saint Marcel (AO)
Berg SpA Via delle Industrie, 38 - Frosinone
Demap Srl Via Giotto 13 - Beinasco (TO)
Acque Industriali Srl Via Bellatalla, 1 - Ospedaletto (PI)
Deco SpA Via Vomano, 14 - Spoltore (PE)
AS Recycling Srl Via dei Trasporti, 14 - Carpi (MO)
Ecologica Sangro SpA Strada Provinciale Pedemontana km 10 snc - Lanciano (CH)
Meg Srl Via 11 Settembre n. 8 - San Giovanni Ilarione (VR)
Ferrocart Srl Via Vanzetti, 34 - Terni
Cavallari Srl Via dell'Industria, 6 - Ostra (AN)
Acea Energia SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Cesap Vendita Gas Srl Via del Teatro, 9 - Bastia Umbria (PG)
Umbria Energy SpA Via B. Capponi, 100 - Terni
Acea Energy Management Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Innovation Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Agile Academy Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Dominicana SA Avenida Las Americas - Esquina Mazoneria, Ensanche Ozama - Santo Domingo, Repubblica Dominicana
Aguas de San Pedro SA Las Palmas, 3 Avenida 20 y 27 calle - San Pedro, Honduras
Acea International SA Avenida Las Americas - Esquina Mazoneria, Ensanche Ozama - Santo Domingo, Repubblica Dominicana
Acea Perù SAC Calle Amador Merino Reyna - 307 Miraflores - Lima, Perù
Consorcio Acea-Acea Dominicana Avenida Las Americas - Esquina Mazoneria, Ensanche Ozama - Santo Domingo, Repubblica Dominicana
Consorcio Servicios Sur Calle Amador Merino Reyna - San Isidro - Lima, Perù
Consorcio Agua Azul SA Calle Amador Merino Reyna - 307 Miraflores - Lima, Perù
Consorcio Acea Calle Amador Merino Reyna - 307 Miraflores - Lima, Perù
Consorcio Acea Lima Norte Calle Amador Merino Reyna - 307 Miraflores - Lima, Perù
Acea Ato 2 SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Ato 5 SpA Viale Roma, snc - Frosinone
Acque Blu Arno Basso SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acque Blu Fiorentine SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Molise Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Acquedotto del Fiora SpA Via A. Mameli, 10 - Grosseto
Gesesa SpA Corso Garibaldi, 8 - Benevento
Gori SpA Via Trentola, 211 - Ercolano (NA)
Ombrone SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Sarnese Vesuviano Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Umbriadue Servizi Idrici Scarl Strada Sabbione zona ind.le - Terni
Adistribuzionegas Srl Via L. Galvani, 17/A - Forlì
Servizi Idrici Integrati ScPA Via I Maggio, 65 - Terni
Notaresco Gas Via Padre Frasca, s.n. - Chieti
Areti SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Produzione SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Liquidation and Litigation Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Ecogena Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
KT4 Srl Viale SS. Pietro e Paolo, 50 - Roma
Solaria Real Estate Srl Via Paolo da Cannobio, 33 - Milano
Acea Solar Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Sun Capital Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Trinovolt Srl Via T. Columbo, 31 d - Bari
Marche Solar Srl Via A. Grandi, 39 - Concordia sulla Secchia (MO)
Fergas Solar Srl Via Pietro Piffetti, 19 - Torino
Euroline 3 Srl . P.le Ostiense, 2 - Roma
IFV Energy Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
PF Power of Future Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
JB Solar Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
M2D Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
PSL Srl Via Ruilio,18/20 - Catania
Solarplant Sr. P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Green Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Renewable Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Elabori SpA Via Vitorchiano, 165 - Roma
SIMAM SpA Via Cimabue, 11/2 - Senigallia (AN)
Technologies for Water Services SpA Via Ticino, 9 - Desenzano del Garda (BS)

Tabella n. 3 – Perimetro della Dichiarazione consolidata non finanziaria 2021 del Gruppo Acea (ai sensi del D. Lgs. n. 254/2016 e degli Standard GRI)

SOCIETÀ SEDE
Acea SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Ambiente Srl (*) Via G. Bruno 7 - Terni
Aquaser Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Berg SpA Via delle Industrie, 38 - Frosinone
Demap Srl Via Giotto 13 - Beinasco (TO)
Acque Industriali Srl Via Bellatalla, 1 - Ospedaletto (PI)
Acea Energia SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Innovation Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Ato 2 SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Ato 5 SpA Viale Roma, snc - Frosinone
Acquedotto del Fiora SpA Via A. Mameli, 10 - Grosseto
Gesesa SpA Corso Garibaldi, 8 - Benevento
Gori SpA Via Trentola, 211 - Ercolano (NA)
Areti SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Produzione SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Ecogena Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
KT 4 Srl Viale SS Pietro e Paolo, 50 - Roma
Solaria Real Estate Srl Via Paolo da Cannobio, 33 - Milano
Acea Solar Srl P.le Ostiense, 2 Roma
Acea Sun Capital Srl P.le Ostiense, 2 Roma
Trinovolt Srl Viale T. Columbo, 31/D - Bari (BA)
Marche Solar Srl Via A.Grandi 39 - Concordia sulla Secchia (MO)
Fergas Solar Srl Via P. Piffetti, 19 - Torino
Euroline 3 Srl P.le Ostiense, 2 Roma
IFV Energy Srl P.le Ostiense, 2 Roma
PF Power of Future Srl P.le Ostiense, 2 Roma
JB Solar Srl P.le Ostiense, 2 Roma
M2D Srl P.le Ostiense, 2 Roma
PSL Srl Via Ruilio,18/20 - Catania
Solarplant Srl P.le Ostiense, 2 Roma
Acea Green Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Renewable Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Elabori Via Vitorchiano, 165 - Roma

(*) Nel maggio 2021 la società Bio Ecologia Srl è stata fusa per incorporazione in Acea Ambiente.
NB: per Berg, Demap e per le società con impianti FTV, saranno rendicontati principalmente dati ambientali.

Il perimetro del Bilancio di Sostenibilità 2021 del Gruppo Acea, pur ampliato, garantisce continuità e comparabilità con l’anno precedente, nonché la copertura delle Società che assicurano la piena comprensione delle attività e delle più significative performance di sostenibilità del Gruppo.
Infine, in ossequio al principio di completezza previsto dallo Standard GRI, il Bilancio di Sostenibilità 2021 comprende informazioni qualitative e quantitative su temi sociali e ambientali di alcune Società non incluse nel perimetro della Dichiarazione consolidata non finanziaria. In particolare, si tratta delle attività estere e delle seguenti Società operative in area idrica: Acque, Publiacqua e Umbra Acque, che sono state ricomprese, con chiara evidenza del loro singolo apporto, in alcuni dati di Gruppo e descritte in un capitolo dedicato (Schede Società idriche e attività estere).

STRUTTURA DEL DOCUMENTO E DIFFUSIONE

Il Bilancio di Sostenibilità 2021, in continuità con gli anni precedenti, è articolato in tre sezioni principali: L’identità aziendale – che integra anche l’informativa prevista dal Regolamento 852/2020 –, Le relazioni con gli stakeholder e Le relazioni con l’ambiente, integrate dal Bilancio ambientale. Quest’ultimo presenta circa 500 tra voci e parametri monitorati, che quantificano i flussi fisici generati dalle attività: i prodotti, i fattori utilizzati (le risorse), gli output verso l’esterno (gli scarti e le emissioni) e alcuni indicatori di performance.
I riferimenti ai principali dati economico-finanziari ed alla governance aziendale sono coerenti con quanto illustrato dal Bilancio consolidato e dalla Relazione sul governo societario ed eventualmente da essi derivati.
I dati e le informazioni pubblicati sono forniti dalle Aree Industriali, dalle Società e dalle Funzioni responsabili (data owner); vengono elaborati – ed in caso riclassificati secondo gli Standard di riferimento – dal gruppo di lavoro interno che redige il documento e sottoposti nuovamente alle Aree/Società/Funzioni responsabili per definitiva convalida, formalizzata dal rilascio di una specifica attestazione.
A valle dell’attività di verifica del revisore legale incaricato, il report viene diffuso tramite stoccaggio sullo SDIR 1Info, tramite pubblicazione nel sito web istituzionale – www.gruppo.acea.ite nella intranet aziendale, oltre che nelle altre forme previste dal Decreto Legislativo n. 254/2016 e dal Regolamento Consob attuativo (adottato con Delibera n. 20267 del 19 gennaio 2018). Viene inoltre distribuito agli azionisti, congiuntamente al Bilancio consolidato, in occasione dell’Assemblea annuale di chiusura dell’esercizio.

Per ulteriori informazioni sul Bilancio di Sostenibilità e i suoi contenuti è possibile rivolgersi al seguente indirizzo di posta elettronica: RSI@aceaspa.it.

Irene Mercadante

UNITÀ SUSTAINABILITY PLANNING & REPORTING

Irene Mercadante

 

 

 

Stefano Raffaello Songini

FUNZIONE INVESTOR RELATIONS & SUSTAINABILITY

Stefano Raffaello Songini

1Dopo aver seguito anche altri orientamenti, Acea ha optato per la conformità alle Linee guida emanate dalla Global Reporting Initiative (GRI), applicandole, a partire dal Bilancio di Sostenibilità 2002, con il più elevato livello di “accordance” previsto e seguendone le progressive evoluzioni.
2La Legge di Bilancio 2019, all’art. 1, comma 1073, ha introdotto una modifica al D. Lgs. 254/2016, art. 3, comma 1, lett. c, prescrivendo anche l’illustrazione delle modalità di gestione dei principali rischi.
3D. Lgs. n. 254/2016 e s.m.i., in particolare agli artt. 2, 3 comma 1, 4.
4Nell’ambito del Piano d’Azione sulla Finanza Sostenibile adottato a marzo 2018 dalla Commissione Europea per orientare il mercato dei capitali verso un modello di sviluppo maggiormente sostenibile, in giugno 2020 è stato approvato il Regolamento 852/2020 “relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili”, entrato in vigore il 12 luglio 2020.
5L’articolo 1 del Regolamento Oggetto ed ambito di applicazione – recita: “Il presente regolamento stabilisce i criteri per determinare se un’attività economica possa considerarsi ecosostenibile, al fine di individuare il grado di ecosostenibilità di un investimento”. Le attività economiche che il Regolamento identifica sono considerate per il loro contributo sostanziale al raggiungimento di 6 obiettivi ambientali: mitigazione del cambiamento climatico; adattamento al cambiamento climatico; uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine; transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti; prevenzione e controllo dell’inquinamento; protezione della biodiversità e della salute degli eco-sistemi. Il Regolamento ha attualmente disciplinato, tramite l’adozione di Atti delegati, i 2 obiettivi sul cambiamento climatico. Le attività che potenzialmente contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi ambientali sono definite “ammissibili” alla tassonomia; sono invece definite “allineate” alla tassonomia, apportando un contributo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi, soltanto le attività che soddisfano i criteri di vaglio tecnico indicati dal Regolamento.
6Il Regolamento 852/2020, art. 8, paragrafi 1 e 2, recita: “Qualsiasi impresa soggetta all’obbligo di pubblicare informazioni di carattere non finanziario (…) include (…) nella dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, informazioni su come e in che misura le attività dell’impresa sono associate ad attività economiche considerate ecosostenibili ai sensi degli articoli 3 e 9 del presente regolamento. (…) “In particolare, le imprese non finanziarie comunicano quanto segue: a) la quota del loro fatturato proveniente da prodotti o servizi associati ad attività economiche considerate ecosostenibili ai sensi degli articoli 3 e 9; e b) la quota delle loro spese in conto capitale e la quota delle spese operative relativa ad attivi o processi associati ad attività economiche considerate ecosostenibili ai sensi degli articoli 3 e 9”. Nel luglio 2021 la Commissione ha adottato l’atto delegato sull’articolo 8 del Regolamento “destinato a specificare il contenuto, la metodologia e la presentazione delle informazioni che devono essere comunicate dalle imprese” (Disclosure Delegated Act).
7La Global Reporting Initiative (GRI), nel 2016, a superamento ed evoluzione della precedente versione delle Linee guida (GRI-G4), ha pubblicato gli Standard GRI - Consolidated set of GRI Sustainability reporting standards 2016. A partire da allora GRI provvede, ogni anno, ad emanare aggiornamenti anche di singoli standard, senza dover rieditare l’intero set, dei quali indica le scadenze di adozione obbligatoria per la rendicontazione. Nel sito www.globalreporting.org è disponibile la traduzione italiana degli Standard GRI - Raccolta consolidata dei GRI Sustainability Reporting Standards 2019, mentre la versione inglese è già edizione 2021, con le ultime revisioni introdotte.
8D. Lgs. n. 254/2016, art. 4 e art. 5, comma 3.b.
9L’articolo 10 del Disclosure Delegated Act disciplina anche l’entrata in vigore del Regolamento: “Dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2022 le imprese non finanziarie comunicano soltanto la quota delle attività economiche ammissibili alla tassonomia e non ammissibili alla tassonomia nell'ambito del loro fatturato, delle loro spese in conto capitale e delle loro spese operative totali e le informazioni qualitative di cui alla sezione 1.2. dell'allegato I pertinenti per l'informativa in questione”. L’informativa riguardante le attività effettivamente “allineate alla tassonomia” slitta, invece, a partire dal 1° gennaio 2023.
10Il D. Lgs. n. 254/2016, all’art. 3, comma 10, prevede che: “Il soggetto incaricato di effettuare la revisione legale del bilancio (…) o altro soggetto abilitato allo svolgimento della revisione legale appositamente designato” rilasci “un’attestazione circa la conformità delle informazioni fornite rispetto a quanto richiesto dal presente decreto legislativo e rispetto ai principi, alle metodologie e alle modalità previste dal comma 3”. Vale a dire principi e metodologie: “previsti dallo standard di rendicontazione utilizzato quale riferimento (…)”.
11In particolare, l’approfondimento sui mutamenti di contesto dovuti alla crisi sanitaria ha posto l’accento su aspetti che contribuiscono alla definizione più articolata dei seguenti 12 temi materiali: Salute e sicurezza sul lavoro, Sostenibilità e circolarità lungo la catena di fornitura, Approccio strategico alle relazioni con stakeholder e territorio, Centralità del cliente, Coinvolgimento del personale, sviluppo del capitale umano e valorizzazione delle competenze, Tutela del territorio e della biodiversità, Decarbonizzazione e adattamento al cambiamento climatico, Consolidamento degli elementi di sostenibilità nella governance aziendale, Benessere aziendale, diversità e inclusione, Gestione integrata dei rischi, Finanza responsabile e il tema dell’Innovazione come elemento trasversale.
12Tramite il focus group multistakeholder, svolto da remoto, ed alcune interviste one to one, sono state coinvolte complessivamente 48 persone, tra cui soggetti già ingaggiati nel precedente ciclo di analisi di materialità, per dare continuità al confronto, ed altri particolarmente significativi per le finalità dell’approfondimento (organizzazioni di rilievo sociale, organizzazioni sindacali ecc.), in rappresentanza di 11 categorie di stakeholder.
13Si tenga presente che sia gli Standard specifici GRI – ciascuno dei quali include la modalità di gestione ed un certo numero di indicatori – sia i temi materiali Acea rinviano a contenuti più articolati di quanto appaia dalla loro denominazione sintetica che, per il loro livello di dettaglio, non è possibile presentare in questa sede. Si vedano gli Standard GRI nel sito www.globalreporting.org.
14A titolo esemplificativo e non esaustivo, ciò ha portato ad escludere gli Standard specifici relativi a Presenza sul mercato e Diritti Umani che, nell’accezione GRI, sono più pertinenti per imprese multinazionali o non confacenti alla realtà in cui si svolge l’operatività rappresentativa del Gruppo.
15Nel 2020, con obbligo di applicazione su esercizio 2021, è stato aggiornato lo standard specifico GRI 306 “Rifiuti 2020”, che sarà rendicontato a superamento della precedente versione (“Scarichi idrici e rifiuti 2016”).
16Si veda L’Indice dei contenuti GRI.
17La verifica di copertura sui dati socio-ambientali di Gruppo e di comparto si è svolta su dati al 31.12.2020, i più aggiornati disponibili al momento della definizione del perimetro.

18Si precisa che alla fine di dicembre 2021, Acea Produzione ha siglato un accordo con Equitix finalizzato alla cessione di una quota di maggioranza della newco che gestirà gli asset fotovoltaici.

19Alla luce dei criteri applicati, restano fuori dal perimetro della Dichiarazione consolidata non finanziaria 2021, le seguenti Società: Iseco, Deco, AS Recycling, Ecologica Sangro, Meg, Ferrocart, Cavallari, Cesap Vendita Gas, Umbria Energy, Acea Energy Management, Agile Academy, Acea Dominicana, Aguas de San Pedro, Acea International, Acea Perù, Consorcio Acea-Acea Dominicana, Consorcio Servicios Sur, Consorcio Agua Azul, Consorcio Acea, Consorcio Acea Lima Norte, Acque Blu Arno Basso, Acque Blu Fiorentine, Acea Molise, Ombrone, Sarnese Vesuviano, Umbriadue Servizi Idrici, Adistribuzionegas, Servizi Idrici Integrati, Notaresco Gas, Acea Liquidation and Litigation, SIMAM, Technologies for Water Services.

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