Il rapporto con le Istituzioni

[GRI - 103-1], [GRI - 103-3], [GRI - 201-1], [GRI - 415-1], [GRI - 417-2], [GRI - 417-3], [GRI - 419-1], [GRI - 307-1], [GRI - 102-15], [GRI - 413-2], [GRI - 102-40], [GRI - 102-43], [GRI - 102-2], [GRI - 102-42], [GRI - 102-44], [GRI - 102-12], [GRI - 102-13], [GRI - 102-14], [GRI - 413-1],

La relazione con i soggetti istituzionali investe sia la dimensione economica (versamenti di imposte e tasse) sia quella sociale - rapporti con le istituzioni locali, le Autorità di settore, le Associazioni dei consumatori ed altre rappresentanze civili -, in coerenza con la normativa vigente ed il Codice Etico del Gruppo.
ll valore economico distribuito alle pubbliche amministrazioni sotto forma di imposte nel 2020 è di 150,7 milioni di euro (134,6 milioni circa nel 2020). Il tax rate d’esercizio risulta pari al 30% (era il 29,2% l’anno precedente)
Nella Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo della Capogruppo, l’Unità Tax Management elabora, a livello di Gruppo, le politiche in materia fiscale, monitora l’evoluzione delle normative e assicura gli adempimenti periodici, presidiando, come key owner, i rischi che vengono valutati, gestiti e monitorati nel più ampio programma ERM. L’Unità, inoltre, predispone ove opportuno informative specifiche sul tema al Comitato Controllo e Rischi. Acea interagisce con le Autorità preposte del sistema fiscale in maniera collaborativa e trasparente e l’aggiornamento delle principali vertenze fiscali giudiziali è annualmente riportato nel Bilancio Consolidato, cui si rinvia. In ottemperanza alla normativa di riferimento, Acea produce un Country By County Report111, che elenca le informazioni sulle imposte pagate per ciascuna giurisdizione in cui la Società opera. In base all’ultimo Country By County Report depositato da Acea nel 2021 all’Agenzia delle Entrate e riferito ai dati 2020, la parte sostanziale delle tasse, pari al 97% del valore complessivo, viene pagata in Italia112, mentre il residuo 3% viene pagato nei paesi Repubblica Dominicana, Honduras, Perù, dove la Società opera nel settore idrico per migliorare il servizio, con riferimento ad alcuni aspetti tecnici e gestionali (si veda il capitolo Schede Società idriche e attività estere). Le attività estere riguardano i business gestiti in loco e non sono ricollegabili in alcun modo a delocalizzazioni effettuate per trarre benefici fiscali da giurisdizioni favorevoli. Acea, infatti, non ha definito una strategia fiscale né intende fissare una pianificazione fiscale aggressiva per trarne una posizione di vantaggio competitivo.
Acea versa regolarmente contributi e quote di iscrizione dovuti ad enti pubblici e privati, quali le camere di commercio, le autorità amministrative indipendenti, le associazioni di settore e gli organismi di rappresentanza. Nel 2021, l’importo complessivo di tale voce è stato di circa 2,91 milioni di euro (2,63 milioni di euro nel 2020).

La collaborazione con le istituzioni pubbliche è volta a realizzare iniziative con ricadute positive su territorio e qualità della vita dei cittadini (si vedano i capitoli Clienti e collettività, Personale e Le relazioni con l’ambiente).
L’articolo 17 del Codice Etico del Gruppo, dedicato ai rapporti con le istituzioni, la Pubblica Amministrazione e gli organismi politici e sindacali, stabilisce che: «Acea coopera attivamente e pienamente con le Autorità indipendenti, stabilisce rapporti con la Pubblica Amministrazione osservando rigorosamente le disposizioni normative, i regolamenti applicabili, le previsioni contenute nel Modello di Organizzazione e Gestione ex D. Lgs. n. 231/01 e nelle procedure interne (...). Acea non contribuisce in alcun modo al finanziamento di partiti, movimenti, comitati e organizzazioni politiche e sindacali (…), né di loro rappresentanti e candidati.(…) Acea non eroga contributi a organizzazioni con le quali può ipotizzarsi un conflitto di interessi (...) In ogni caso, le persone di Acea si astengono da comportamenti volti a esercitare pressioni (dirette o indirette) nei confronti di esponenti politici e sindacali o rappresentanti delle associazioni in potenziale conflitto di interessi per ottenere vantaggi sia personali che aziendali».

Il presidio delle relazioni con soggetti istituzionali è definito da un modello organizzativo che attribuisce competenze e responsabilità alle strutture aziendali di riferimento. In particolare, la Funzione Rapporti Istituzionali tutela gli interessi aziendali e rappresenta le posizioni del Gruppo nell’interlocuzione con Associazioni di settore, Centri di ricerca, Enti di normazione, Istituzioni ed Enti pubblici e privati, locali, nazionali ed internazionali. La Funzione Affari Legali supporta le Società del Gruppo per gli aspetti giuridici connessi alle attività, la Funzione Affari Societari cura le comunicazioni con le Autorità di vigilanza sul mercato mobiliare (Borsa e Consob) e la Funzione Regulatory, in coordinamento con i Presidi di riferimento istituiti presso le Società del Gruppo, cura i rapporti con gli Organismi di regolazione nei settori di riferimento, anche per minimizzare l’esposizione al rischio regolatorio.
Le Società operative del Gruppo presidiano, di concerto con la Capogruppo, gli aspetti “tecnico-specialistici” dei servizi gestiti – idrico, elettrico, di illuminazione pubblica e del settore ambientale – anche mediante l’interazione con organismi amministrativi, di regolazione e controllo.

INTERVENTI DELLE AUTORITÀ DI SETTORE NEI CONFRONTI DI ACEA: ISTRUTTORIE, PREMI E SANZIONI

L’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), nell’ambito dei settori disciplinati, ha istituito meccanismi di premi e penali per incentivare il miglioramento delle performance dei gestori dei servizi.
In considerazione dell’approvazione da parte di ARERA dell’esperimento regolatorio sulla continuità del servizio per gli utenti BT, Areti, nel 2021, non ha corrisposto alcuna penale in quanto il progetto prevede una consuntivazione al termine del quadriennio di sperimentazione: nel 2024 con riferimento al quadriennio 2020-2023.
Areti ha corrisposto circa 20.000 euro alla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) per il superamento degli standard prefissati per gli utenti MT e circa 830.000 euro ai clienti finali MT e BT per interruzioni prolungate ed estese; ha altresì conseguito nel 2021 circa 5,3 milioni di euro quale premio per gli interventi di incremento della resilienza del servizio di distribuzione in relazione alla competenza 2020.
Nel 2021 il TAR Lombardia ha rigettato la richiesta promossa da Areti di accertamento della nullità della delibera 270/2020 ARERA di revisione del contributo tariffario da riconoscere ai distributori adempienti agli obblighi di risparmio energetico nell'ambito del meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica, in esecuzione della sentenza del TAR Lombardia n. 2538/2019, e ha disposto la prosecuzione del giudizio per verificarne l’eventuale annullabilità in relazione a vizi di legittimità. Avverso la suddetta sentenza è stato promosso appello che il Consiglio di Stato ha ritenuto non fondato. Areti ha altresì presentato ricorso al TAR Lombardia per l’impugnazione della delibera 550/2020 ARERA in tema di certificati bianchi e determinazione del contributo tariffario da riconoscere ai distributori nell’ambito del meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica per il 2019 e, in ottobre 2021, ha presentato ricorso per motivi aggiunti in relazione alla delibera 358/2021 ARERA relativa al contributo tariffario da corrispondere ai distributori per il 2020.
Le Società idriche Acea Ato 2, Acea Ato 5, AdF, Gori e Gesesa hanno maturato nell’anno in esame indennizzi automatici verso i clienti, rispettivamente, per circa 300.000 euro, 15.600 euro, 21.000 euro, 378.000 euro e 25.000 euro, relativi a performance di qualità contrattuale.
L’AGCM, nel 2021, ha intrapreso alcune iniziative verso Acea Ato 2 e Gori inerenti il tema della prescrizione biennale dei consumi fatturati, come prevista dalla legge di Bilancio 2020, formulando richieste di informazioni alle quali ha fatto seguito un’attività di moral suasion. L’Autorità ha preso atto dei riscontri ricevuti e delle azioni poste in essere dalle Società ed ha ritenuto tali misure idonee a rimuovere profili di possibili scorrettezza verso i consumatori, chiedendo di fornire evidenza, entro il 31/01/2022, dell’effettiva attuazione delle misure preannunciate. Nei confronti di Gori, l’AGCM ha anche avviato un procedimento in merito ai criteri di addebito del servizio fognario e depurazione, invitandola a rimuovere i profili di possibile scorrettezza della condotta commerciale, ai sensi dell’art. 4, comma 5 del Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di tutela del consumatore, ed all’esito dei chiarimenti forniti e delle azioni poste in essere, ha disposto, nel novembre 2021, l’archiviazione del procedimento. 
Con riferimento al settore ambientale, l’AGCM ha formulato due richieste di informazioni nei confronti di Acea Ambiente e Demap in tema di trattamento delle plastiche e nei confronti della sola Acea Ambiente relativamente alla frazione organica; ha poi richiesto informazioni aggiuntive, a valle dell’acquisizione di Deco ed Ecologica Sangro da parte di Acea Ambiente.
Nel 2021 un provvedimento di sequestro da parte dell’Autorità giudiziaria ha interessato alcune limitate strutture della linea fanghi di un impianto di depurazione gestito da Gori, successivamente dissequestrato nel corso del medesimo anno.
In novembre 2021, a carico della società Gesesa è stato disposto da parte dell'autorità giudiziaria di Benevento un sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore di 78 milioni di euro per contestazioni inerenti profili ambientali nell'ambito del d. lgs. 231/2001; tale provvedimento è stato impugnato da Gesesa ed il ricorso accolto dal Tribunale del riesame che, in conseguenza, ha annullato il sequestro a dicembre.

A seguito di un incendio occorso in dicembre 2021 è stato, altresì, emesso un provvedimento di sequestro dei rifiuti combusti e del relativo magazzino di proprietà della Demap.

Infine, per quanto riguarda i procedimenti contenziosi in materia ambientale con le autorità pubbliche deputate (Arpa, Corpo Forestale, ecc.) si rinvia a Le relazioni con l’ambiente e al Bilancio Ambientale.

I PIANI GESTIONE EMERGENZE

Acea, in sinergia con istituzioni pubbliche, soggetti privati ed enti di ricerca, cura iniziative e progetti di natura ambientale e sociale volti a tutelare il patrimonio comune; tali progetti sono richiamati ed illustrati nel presente volume (si vedano, ad esempio, Le relazioni con l’ambiente o il capitolo Clienti, paragrafo La qualità erogata).
Per quanto riguarda la prevenzione e gestione di eventi critici, e Acea garantisce supporto, in casi di emergenza, alle Autorità competenti in materia di salute pubblica, protezione civile e pubblica sicurezza.
In particolare, le Società del Gruppo garantiscono i massimi livelli di sicurezza e continuità nell’erogazione dei servizi gestiti, in collaborazione con le istituzioni pubbliche.
A tal fine, hanno approntato organizzazioni, procedure e strumenti che, in caso di eventi critici (indisponibilità dei sistemi centrali, guasti, condizioni meteorologiche avverse, picchi di domanda e sollecitazioni di rete ecc.), permettono il tempestivo ripristino delle normali condizioni di funzionamento di reti, impianti e sistemi (si veda anche, più avanti, Tutela del patrimonio e gestione dei rischi interni entro il paragrafo Lo stakeholder impresa).
Ciascuna Società operativa dispone di Piani per la gestione delle emergenze e procedure d’intervento e, attraverso le centrali di controllo, monitora costantemente lo stato di reti e impianti - idrici e fognari, elettrici e d’illuminazione pubblica - in collaborazione con la Protezione Civile comunale e nazionale e con Roma Capitale.
Ogni volta che un evento pregiudica i servizi gestiti (danni agli impianti e/o alle reti, crisi idrica/energetica ecc.), le Società del Gruppo ne danno comunicazione agli Enti competenti, al fine di agevolare il coordinamento degli interventi.
Acea SpA ha una procedura relativa alla gestione delle emergenze di tipo sanitario e ambientale ad impatto sulla popolazione, di cui definisce il livello di rischio (basso, medio e alto), in base al quale prevede l’organizzazione di squadre d’intervento e dispone della certificazione Biosafety Trust, per le azioni di prevenzione e controllo del Coronavirus e delle altre infezioni virali.
Il Piano per la gestione delle emergenze di Areti, la Società che cura la distribuzione dell’energia elettrica, fronteggia l’insorgere di guasti e indisponibilità diffuse sulla rete. Esso definisce: i diversi stati di attivazione (ordinario, allerta, allarme ed emergenza), in funzione delle condizioni operative e ambientali; le procedure per l’attivazione (e successivo rientro) dei medesimi stati; le unità coinvolte e i rispettivi ruoli; le risorse materiali necessarie al mantenimento in efficienza o al ripristino degli impianti. È prevista, inoltre, la nomina di un Responsabile per la Gestione dell’Emergenza e di una risorsa dedicata alla gestione della sicurezza, in casi stabiliti. I Piani Operativi di dettaglio indicano, in maniera puntuale, modalità di gestione delle tipologie di disservizio (come allagamenti, incendi, disservizi della rete di telecontrollo ecc.) e procedure da seguire, ad esempio, per la riaccensione del sistema elettrico in caso di black-out della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) o per rialimentare utenze di natura strategica (quali le sedi del Parlamento, del Governo, lo Stato della Città del Vaticano ecc.), i materiali, le attrezzature e le risorse da coinvolgere a seconda della fattispecie. Il Piano master e i Piani Operativi di dettaglio sono aggiornati con cadenza annuale e periodicamente perfezionati sulla base dell’analisi dei casi reali. L’efficacia delle procedure e la funzionalità delle apparecchiature vengono testate mediante esercitazioni. Inoltre, la Società, in ottica di miglioramento dei processi, ha realizzato una piattaforma per l'acquisizione e il monitoraggio, in tempo reale, di dati metereologici, al fine di prevenire potenziali rischi di alterazione delle condizioni di esercizio della rete elettrica.
I Piani per la gestione delle emergenze delle Società operative in ambito idrico, condivisi con le istituzioni del territorio (quali Prefetture, ASL, Enti di Gestione d’Ambito), definiscono le condizioni che pregiudicano la continuità e la qualità del servizio idrico integrato, classificano i livelli di emergenza, descrivono le misure preventive e di rimedio per tipologie di imprevisto (danni alle reti, inquinamento, crisi idrica ed emergenze relative al servizio di fognatura e depurazione) e prevedono la ripartizione dei compiti tra le figure coinvolte (area tecnica e comunicazione). In particolare, il Piano di Acea Ato 2 è stato rivisto, in coerenza con le linee guida dei Piani di Sicurezza dell’Acqua, e tiene in considerazione 25 scenari critici, indicando per ciascuno le conseguenze, le manovre e le azioni di mitigazione necessarie. Nel 2021, la Società ha aggiornato il Piano per la gestione delle emergenze anche in base alle procedure vigenti in condizioni di pandemia e alla luce di modifiche organizzative intervenute ed ha istituito il Comitato Permanente per le Emergenze che si riunisce su base periodica per proporre interventi e attività di formazione, decidere azioni in condizioni di emergenza gravi.
Acea Ato 5 ha proseguito la collaborazione con Arpa Lazio per il “Progetto Sorveglianza ambientale di SARS-COV2 attraverso i reflui urbani in Italia”.
AdF ha collaborato con l’Autorità Idrica Toscana nell’aggiornamento del Piano Operativo di Emergenza per la crisi idropotabile (POE), finalizzato a monitorare e prevenire le emergenze idriche, attraverso la periodica comunicazione delle criticità riscontrate sul territorio gestito, e a fornire supporto alle decisioni operative in caso di emergenza. Nel quadro delle criticità evidenziate nel Piano, AdF si è dotata di una Procedura Operativa per la gestione emergenza per crisi idrica, che, per ogni livello di criticità attesa, definisce la sequenza di attività da svolgere, dettagliando tutti i soggetti coinvolti, le misure da attuare, i documenti/gestionali da consultare/aggiornare/produrre e le comunicazioni da inoltrare.
Gesesa, assieme ad altri Enti quali Provincia di Benevento, Comune di Benevento, EIC, Regione Campania, ARPAC e ASL, è componente attiva del Tavolo tecnico per la messa in sicurezza della falda acquifera locale dall’inquinante tetracloroetilene.
Le Società del Gruppo che gestiscono gli impianti di trattamento rifiuti garantiscono l’esecuzione di un dettagliato piano di manutenzione ordinaria, per ridurre fermi di impianto per guasti o imprevisti e minimizzare le manutenzioni straordinarie non programmate. Tutte le strutture di ogni sito sono dotate di Piani di Emergenza che tengono conto degli scenari identificati per le emergenze sia di carattere endogeno sia esogeno. Tali Piani esaminano gli aspetti legati alla sicurezza dei lavoratori, garantendone l’incolumità con specifiche procedure comportamentali e di esodo, annualmente verificate, e gli aspetti legati alla salvaguardia dell’ambiente, individuando gli interventi emergenziali per limitare contaminazioni delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo). Le Autorizzazioni, in base alle quali sono gestiti gli impianti, prevedono altresì obblighi e modalità di comunicazione di eventi straordinari o emergenziali agli Enti competenti, al fine di garantire la massima diffusione delle informazioni ed eventualmente il coordinamento degli interventi.
Acea Elabori ha aggiornato i Piani di Emergenza dei Centri Grottarossa ed EUR2 con l’inclusione delle misure di contrasto alla diffusione del Covid-19.
Infine, nel 2021, come già ricordato, sia Acea Elabori che Acea Energia hanno conseguito la certificazione Biosafety Trust Certification, implementando un sistema di gestione per la prevenzione e controllo delle infezioni e adeguando i propri Piani di emergenza.

PROGETTI PER LO SVILUPPO INNOVATIVO E SOSTENIBILE DEL TERRITORIO

In ambito idrico Acea adotta il modello della Smart Water Company, caratterizzato da una gestione responsabile e sostenibile della risorsa idrica, grazie alla crescente digitalizzazione della rete.
Alcune Società del comparto idrico, di concerto con gli Amministratori locali, hanno proseguito nel 2021 o avviato proprio nell’anno in esame un programma di installazione di Case dell’acqua nei territori gestiti (si veda capitolo Clienti, paragrafo La qualità erogata in area idrico).
In ambito smart city, Acea, in linea con la propria strategia per la mobilità elettrica e con il piano d’installazione di colonnine elettriche, ha lanciato, nel 2021, l'App Acea e-mobility che consente ai clienti di ricaricare il veicolo elettrico su oltre 10.000 punti abilitati in Italia, grazie agli accordi di interoperabilità sottoscritti con operatori del settore (si veda il capitolo Clienti, paragrafo Customer care).
Acea, inoltre, collabora con ENEA per lo sviluppo di progetti relativi alla gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti e della risorsa idrica, con l’obiettivo di applicare tecnologie e soluzioni innovative ai progetti industriali (si veda Le relazioni con l’ambiente, Area Idrica).
Infine, nell’ambito dell’attuazione del Programma Operativo della Regione Lazio Fondo Sociale Europeo, Acea Elabori in collaborazione con ENEA e l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, ha avviato un dottorato di Ricerca Industriale per implementare una strategia sostenibile di gestione dei fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue, per limitarne l’impatto ambientale.

Per promuovere lo sviluppo innovativo e sostenibile dei settori di riferimento, Acea sviluppa collaborazioni e partnership con imprese complementari o operanti in settori affini ai business gestiti e con player dell’innovazione.
Nel 2021, Acea è stata partner della Call “Circular 4 Recovery”, promossa da Marzotto Venture Accelerator, per selezionare progetti innovativi finalizzati a creare modelli di sviluppo eco-friendly e favorire la transizione verso un’economia più sostenibile. In particolare, la Call seleziona, premia e supporta progetti imprenditoriali orientati allo sviluppo di tecnologie, soluzioni e servizi innovativi e a basso impatto ambientale e sociale nelle seguenti 5 Key Focus Areas dell’Economia Circolare: Circular Bioeconomy, Circular Water Economy, Circular Energy Economy, New Circular Life Cycles, Circular City & Land.
A tale proposito sono state esaminate e approfondite 7 proposte e forniti feedback di valutazione.
Acea nel 2021 ha sottoscritto specifici accordi (MOU) con società estere per lo sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di idrogeno verde (SGH2, Innovathec e Omni). Sono inoltre proseguite le collaborazioni con imprese private attive nel settore dell’economia verde e circolare, impiantistica avanzata, trattamento innovativo per il riciclaggio e recupero dei rifiuti e l’abbattimento delle emissioni, tra cui Nextesense, per l’utilizzo delle lampade a luce visibile con azione sanificante (BIOVITAE) nella purificazione di acque e rifiuti, Opus, per la realizzazione di un robot analitico per l’analisi dei SST in acque reflue, Raft, per la produzione di nuove tecnologie di abbattimento delle emissioni, in particolare di quelle odorigene, mediante fotocatalisi e ossidazione catalitica, il Gruppo Sersys, per lo sviluppo congiunto di progetti e collaborazioni nel campo del trattamento rifiuti e attività analitiche specialistiche. Sono stati inoltre sottoscritti accordi di collaborazione con nuove aziende, tra cui Absolute Energy, per lo sfruttamento di un mulino avanzato per la triturazione di rifiuti, Wasserchemie, per la messa a punto di un modello predittivo per l’ottimizzazione dell’utilizzo di masse filtranti, Uviblox, per lo sviluppo di una tecnologia di abbattimento delle emissioni odorigene mediante tecnica UV, Lod, per lo sviluppo di un sistema avanzato di monitoraggio online delle emissioni odorigene mediante tracciamento dell’impronta chimica dell’odore e, infine, Nature 4.0, per lo sviluppo di una nuova categoria di sensori a basso costo per i monitoraggi ambientali e la realizzazione di un laboratorio di taratura di sensori elettrochimici.
Acea è una delle imprese aggiudicatarie del bando, insieme con TIM e WINDTRE, che collaborerà per i prossimi tre anni alla Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE) di Roma: il primo living lab permanente, attivato nel 2021, per sviluppare la smart city del futuro. Il progetto è promosso dall’Assessorato allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro, in collaborazione con le Università, Centri di Ricerca, imprese e partner specializzati nel progresso tecnologico.
A novembre 2021, in collaborazione con Citrix - fornitore di software americano - , Website e Codemotion - piattaforma italiana che supporta la crescita professionale degli sviluppatori -, Acea ha lanciato “Innovate the way we work”, un hackathon per ricercare soluzioni da implementare su Digithall, il digital workplace.
Infine, con l’obiettivo di far collaborare i protagonisti dell’innovazione sui nuovi modelli di sviluppo urbano, Acea ha organizzato la seconda edizione dell’Innovation Day, dal titolo Costruttori di futuro (si veda il box di approfondimento).

ACEA INNOVATION DAY 2021: NUOVE TECNOLOGIE PER COSTRUIRE UN FUTURO SOSTENIBILE

Il 5 luglio si è svolta, al Salone delle Fontane dell’Eur, la seconda edizione dell’Acea Innovation Day.
Il titolo Costruttori di futuro ha rappresentato la volontà del Gruppo di aprirsi al confronto sulle prossime sfide con esperti di settore e rappresentanti istituzionali. In questa seconda edizione - la prima si era tenuta nel 2019 - l’attenzione è stata rivolta ai temi dell’innovazione e su come questi possano rappresentare la spinta per una ripresa solida e duratura per il Paese. Digitalizzazione, cybersecurity, energia green, mobilità elettrica, economia circolare, resilienza delle reti per gestire la crescita della domanda elettrica e lottare contro il cambiamento climatico: questi gli argomenti al centro dell’evento che si è svolto in modalità “phygital” (in parte in presenza, in parte digitale) per delineare gli scenari e i nuovi modelli industriali. Ai lavori della giornata hanno partecipato importanti aziende, tra cui  Cisco Itala, IBM Italia, Leonardo, Google Cloud Italia, Accenture Italia, il Consorzio ELIS, CDP Venture Capital SGR, Mind The Bridge.

La sfida che è stata lanciata ambisce a creare una comunità di innovatori che agiscano insieme per accelerare il processo di evoluzione tecnologica delle infrastrutture con l’obiettivo di sviluppare la competitività delle imprese e offrire servizi più efficienti. La diretta è stata seguita da circa 5.000 utenti on line ottenendo circa 200.000 visualizzazioni media on line e off line.

Il rapporto virtuoso con il territorio si esprime anche attraverso la collaborazione tra le Società del Gruppo e il mondo dell’istruzione delle nuove generazioni (si vedano il capitolo Clienti, paragrafo Comunicazione, eventi e solidarietà e il capitolo Personale, paragrafo Sviluppo del capitale umano e comunicazione).
Nel 2021 Acea Ambiente ha stipulato una Convenzione con l’Università di Cassino per lo svolgimento del progetto di ricerca Cattura CO2 e mitigazione impatto ambientale nei termovalorizzatori e ha realizzato progetti di educazione alla sostenibilità e all’economia circolare, come il progetto Differenzio Anch’io.
AdF, nel 2021, ha coinvolto alcuni istituti della provincia di Grosseto nei progetti di educazione ambientale #bevisenzaplastica, sull’uso consapevole della risorsa acqua, distribuendo agli studenti delle scuole 3.000 borracce e installando 14 distributori di acqua.
Gesesa ha attivato il progetto “Plastic Free“ rivolto a istituti e atenei del territorio e ha donato agli istituti borracce ed erogatori dell’acqua, per ridurre l’utilizzo della plastica nel territorio servito e ha donato la prima casetta dell’Acqua all’Università del Sannio.

Le collaborazioni con Università ed Enti di ricerca avvengono nell’ambito di convenzioni ed accordi.
Acea Ato 2, allo scopo di valutare le variazioni di disponibilità della risorsa idrica a breve e lungo termine, nel 2021, ha avviato accordi di collaborazione con l’Istituto di Ricerca sulle Acque del CNR, per lo sviluppo di strumenti e tool per la previsione delle portate disponibili a scopo idropotabile in relazione agli scenari di breve termine (inferiori a 1 anno), e con l’Università degli Studi di Catania per la previsione delle probabilità di soddisfacimento delle portate idriche disponibili introducendo l’ipotesi dei cambiamenti climatici in scenari a medio e lungo termine (30, 50 anni).
AdF ha avviato la collaborazione con il Dipartimento Ingegneria Ambientale dell’Università di Firenze per lo studio della concentrazione di microplastiche all’interno delle acque reflue urbane e nei fanghi di depurazione.
Gori, nell’ambito della convenzione di studio, ricerca e supporto tecnico/scientifico con il Dipartimento di Scienze della terra, dell’ambiente e delle risorse dell’Università degli Studi Federico II di Napoli, ha realizzato uno studio sui fanghi prodotti dall’impianto di depurazione di Area Nolana, con lo scopo di valutare le potenzialità di produzione di biogas ed è stata coinvolta in uno studio sui contaminanti emergenti, recentemente condotto in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno e con un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Ricerca sulle Acque di Bari.
Acea Elabori ha stipulato molteplici accordi di collaborazione con diversi Atenei: il Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, per lo sviluppo e l’impiego di sensori e biosensori in campo ambientale per la determinazione online di specie chimiche, in particolare di metalli, residui di farmaci, interferenti endocrini, PFAS e altre sostanze organiche emergenti (CEC) presenti nelle acque reflue e nelle acque post-trattamento; il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze, per lo sviluppo e la validazione di soluzioni tecnologiche innovative per il monitoraggio avanzato di effluenti solidi, liquidi e gassosi da impianti di trattamento di acque reflue e rifiuti, comprese le emissioni odorigene e i gas ad effetto serra; il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali per la progettazione di materiali innovativi e lo sviluppo di nuove tecnologie di produzione e riciclo dei materiali nell’ottica di una economia circolare e sostenibile; il Centro di Ricerca CERI “Previsione, Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici” dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza per lo sviluppo di modelli per analisi di pericolosità su vasta scala in relazione a processi di dissesto geologico, ai fini della valutazione dell’esposizione al rischio di strutture ed infrastrutture; il Dipartimento di Ingegneria Astronautica, Elettrica ed Energetica dell’Università di Roma "La Sapienza", Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale, per lo sviluppo di una sensoristica 4.0 in grado di ottimizzare il funzionamento e la sicurezza dei siti idrici integrati ed infine con l’Università Politecnica delle Marche, per lo sviluppo e la validazione in campo di metodiche di calcolo e di analisi critica dell’impronta di carbonio nel servizio idrico integrato e nel trattamento rifiuti.
In ambito energetico, Areti ha partecipato attivamente agli incontri dell’Osservatorio Droni del Politecnico di Milano, nel corso dei quali ha presentato il progetto G.I.M.M.I., di cui è stato apprezzato l’alto livello di maturità rispetto a progetti similari presenti nel panorama nazionale.

IL CONFRONTO CON IL CONTESTO DI RIFERIMENTO

Acea aderisce a Centri di ricerca, Enti di normazione e Associazioni di settore, facendosi promotrice o contribuendo ad attività di studio nei business in cui opera.

Le adesioni 2021 a Centri di ricerca, Enti di normazione e Associazioni di settore

Nel corso dell’anno il Gruppo ha rinnovato o attivato numerose adesioni a organizzazioni di interesse, tra cui:

  • AGICI - Finanza d’Impresa;
  • AICAS Associazione Italiana Consiglieri, Amministratori e Sindaci;
  • AIDI Associazione Italiana Illuminazione;
  • Analisys;
  • Andaf;
  • ANFOV;
  • ASCAI;
  • Aspen Institute Italia;
  • Assochange;
  • Associazione Amici della Luiss Guido Carli;
  • Associazione Civita;
  • Associazione Geotecnica Italiana;
  • Associazione Italiana Internal Auditors;
  • Associazione Italiana esperti Infrastrutture Critiche (AIIC);
  • Associazione Elettrotecnica ed Elettronica Italiana (AEI);
  • Associazione Idrotecnica Italiana (AII);
  • Associazione nazionale fornitori di elettronica (Assodel);
  • Assonime;
  • ASTRID;
  • CEDEC Bruxelles (European Federation of Local Energy Companies);
  • CEEP Bruxelles (European Centre of Employers and Enterprises providing Public services);
  • Centro Studi Americani;
  • CDP Worldwide;
  • CISPEL Confservizi Toscana;
  • CLUB Ambrosetti;
  • Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI);
  • Confindustria Umbria;
  • Conseil de cooperation economique;
  • CONSEL Consorzio Elis per le Formazione;
  • CSR Manager Network Italia;
  • Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia (Di.T.NE.);
  • EDSO Bruxelles (European Distribution System Operators' Association for Smart Grids);
  • Elettricità Futura (ex Assoelettrica-AssoRinnovabili);
  • Energy and Strategy Group – Politecnico di Milano (ES-MIP);
  • EU Bridge Harmonized Electricity Market Role Model;
  • EU-DSO (European Distribution System Operators' Association);
  • EURELECTRIC Bruxelles (Union of the Electricity Industry);
  • FAI Fondo per l’Ambiente Italiano;
  • FERPI;
  • FIRE (Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia);
  • FISE Assoambiente;
  • Fondazione Global Compact Network Italia;
  • Fondazione Roma Europa;
  • Fondazione Utilitatis (Centro di studi e ricerche per l’acqua, l’energia e l’ambiente);
  • Gruppo Galgano;
  • IATT (Italian Association for Trenchless Technology);
  • ICESP Piattaforma Italiana Economia Circolare coordinata da ENEA;
  • I-Com (Istituto per la Competitività);
  • IGI (Istituto Grandi Infrstutture);
  • InnovUp;
  • ISES Italia (International Solar Energy Society - Sezione Italiana);
  • Laboratorio dei Servizi Pubblici Locali di REF-Ricerche;
  • NORMAN NETWORK;
  • Piattaforma Italiana del Fosforo coordinata da ENEA e MATTM;
  • Servizi Professionali Integrati;
  • Task Force Demand Side Flexibility;
  • Task Force TSO-DSO on Distributed Flexibility;
  • Task Force TSO-DSO on Smart Grid Indicators;
  • UNI (Ente Italiano di Normazione);
  • Unindustria Lazio;
  • UPA Utenti Pubblicità Associati;
  • Utilitalia (Federazione delle imprese ambientali, energetiche ed idriche);
  • UNICHIM;
  • World Energy Council (WEC).

Acea partecipa alle occasioni di confronto con il mondo imprenditoriale e la comunità scientifica su temi d’interesse nazionale ed internazionale ed offre il proprio contributo specialistico in occasione di convegni, forum e workshop tematici legati ai business gestiti, presentando anche pubblicazioni e lavori di rilievo tecnico-scientifico.
Al riguardo, nel corso del 2021, il Gruppo ha partecipato ad eventi ed organizzato numerose iniziative (si vedano i capitoli Clienti e collettività, paragrafo Comunicazione, eventi e solidarietà; Strategia e sostenibilità ne L’Identità aziendale e la sezione Le relazioni con l’ambiente), tra cui la terza edizione dell’Acea Sustainability Day, nel corso del quale istituzioni e imprese si sono confrontate sulle sfide e sulle opportunità per una transizione ecologica equa e sostenibile, Ecomondo, la più importante fiera della green e circular economy dell’area euro-mediterranea, il FORUM PA, il più grande evento nazionale sull’innovazione nato per creare e rafforzare le connessioni tra tutti i soggetti che operano nelle amministrazioni centrali e locali, nelle aziende tecnologiche, nei territori attorno alle missioni, agli obiettivi e agli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), SMAU Milano 2021 e l’evento europeo sull’innovazione Maker Faire Rome (si veda il box di approfondimento).

ACEA A MAKER FAIRE 2021

In ottobre 2021 Acea ha partecipato, per l’ottavo anno consecutivo, a Maker Faire Rome-Theuropean Edition, il più grande evento europeo sull’innovazione, realizzato per questa edizione sia in presenza che in modalità digitale.
Dall’8 al 10 ottobre, presso gli spazi del Gazometro Ostiense, Acea è stata presente con uno stand dedicato in cui ha presentato, alla comunità di makers e startuppers di tutta Italia e al pubblico, le soluzioni più innovative di industry 4.0 applicate alle proprie infrastrutture e aree industriali:

  • Gimmi: un progetto che prevede ispezioni e rilievi con droni e satelliti per una rete elettrica ancora più sicura e sostenibile.
  • Waidy Wow: la nuova versione della app che rende "smart" fontane, nasoni e case dell'acqua e coinvolge una community sempre più ampia di fruitori.
  • Workers Watch: una collaborazione del Gruppo Acea con Beam digital, che ha come scopo il miglioramento della prevenzione e la gestione della sicurezza dei dipendenti Acea.
  • Realtà Aumentata: l’incontro tra il mondo reale e quello virtuale, per simulare scenari, condividere esperienze e dati, formare persone e ripensare processi industriali.

Con riferimento ai temi di sostenibilità, Acea partecipa a network di esperti, gruppi di lavoro, studi e ricerche di settore organizzati dal mondo accademico, dalla società civile, dalle istituzioni o da soggetti imprenditoriali. In particolare, l’azienda è attiva, in qualità di associata, nella Fondazione Global Compact Network Italia, organo di rappresentanza nel nostro Paese del Global Compact delle Nazioni Unite, e nel Sustainability Makers - the professional network (già CSR Manager Network), l’associazione nazionale che raduna le principali imprese italiane attive nella corporate social responsibility
La presenza di Acea in Utilitalia, la federazione che riunisce le multiutilities di acqua, ambiente, energia e gas, si esprime anche attraverso la partecipazione a tavoli tecnici e gruppi di lavoro tematici. In particolare, nel 2021, nell’ambito del Piano di Utilitalia per la transizione, Acea ha partecipato ai gruppi di lavoro su: Finanza, Accountability, Missione aziendale e successo sostenibile.
L’Azienda, inoltre, partecipa ad analisi di benchmark sulla sostenibilità nelle Utilities italiane, come quelle curate dal centro di ricerca Utilitatis e da Top Utility.

111L’ obbligo sorge in capo alla Capogruppo per il controllo di Acea International, la Società veicolo tramite cui si detengono le partecipazioni nelle Società estere. I dati prodotti nel Country by County Report confluiscono nel Bilancio consolidato, sottoposto a revisione legale.
112L’esigua entità dei ricavi, e conseguentemente delle imposte pagate, afferenti alle attività del Gruppo nei Paesi esteri, hanno portato a rilevare la non materialità dal punto di vista economico finanziario delle Società estere; inoltre, le prospettive evolutive del settore ed altri criteri di strategicità e rappresentatività in merito all’andamento del Gruppo e ai suoi principali impatti, hanno determinato la non inclusione di tali Società nel perimetro della Dichiarazione Non Finanziaria Consolidata, sebbene siano presenti nel Bilancio di Sostenibilità i principali dati e informazioni ad esse riconducibili (capitolo Schede Società idriche e attività estere). Il tema introdotto dallo standard GRI 207 Imposte, pur non essendo emerso tra quelli materiali con il coinvolgimento di stakeholder e manager, e pertanto non presente nell’Indice dei contenuti GRI, è egualmente qui accennato a testimonianza di trasparenza e buona prassi di rendicontazione.

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